
Milletrecento tirocini in tutto il distretto tessile, un migliaio solo a Prato, e 50 assunzioni a tempo indeterminato. Chiusa in anticipo la richiesta di tirocini per il ban-do Linea 7, l'ultimo del progetto distretto che ha portato a Prato 25 milioni di euro di fondi ministeriali, non resta che fare i conti, ma con la soddisfazione di aver fatto un ot-timo lavoro.
Sono infatti eccellenti i risultati che questa mattina a palazzo Buonamici il presidente della Provincia Matteo Biffoni ha illustrato insieme alla dirigente del settore Franca Fer-rara e al direttore del Centro per l'impiego di Prato Michele Del Campo. A testimoniare il doppio centro realizzato da una formula senz'altro vincente, tirocinio retribuito più incentivi all'assunzione, c'erano anche la Ritorcitura Vignolini di Vaiano e l'azienda del meccanotessile Dell'Orco e Villani di Capalle con Gianni Fratini, tirocinante dicianno-venne diplomato al Buzzi e Stefania Mari tirocinante cinquantenne, entrambi freschi as-sunti a tempo indeterminato, il primo alla Dell'Orco e Villani e la seconda alla Duesse di Prato, azienda che produce etichette e cartellini per il tessile.
“La formula giusta per aggredire la crisi credo la linea 7 l'abbia trovata. Lo dimostrano questi risultati – ha detto Biffoni – Merito delle aziende e di chi in Provincia e al Centro per l'impiego ci ha lavorato con passione. Su questa linea dobbiamo andare avanti”.
“Ci teniamo molto alla linea 7 e ci teniamo a far sapere che qui a Prato i tirocini funzio-nano perché abbiamo collegato l'esperienza e l'apprendimento nelle aziende, retribuite, alle opportunità offerte agli imprenditori”. Proprio Mauro Vignolini, titolare dell'azienda
omonima, ha sottolineato infatti che “la formula della linea 7 dà modo di capire se ab-biamo trovato la persona giusta. Bene l'incentivo, ma la dote più importante è la flessi-bilità dello strumento”. Fratini, che al termine dei tirocini è stato assunto insieme a un altro ragazzo della sua stessa età proveniente dal Marconi, ha parlato di “opportunità di imparare e anche di scegliere” e Stefania Mari ha raccontato come con l'azienda “sia stato un matrimonio d'amore e non di convenienza. Entrata in tirocinio con la mansione di centralinista, ho poi potuto mostrare la mia lunga esperienza nel campo dell'export commerciale proprio nel momento in cui la Duesse stava crescendo all'estero e si mate-rializzavano altre necessità”.
Per l'Azione 1, quella che riguardava l'attivazione di tirocini retribuiti è stato comple-tamente esaurito lo stanziamento di 2 milioni di euro. Per l'Azione 2, che assegna in-centivi per la trasformazione in rapporto di lavoro e che chiaramente è partita al mo-mento in cui si sono conclusi i primi tirocini (ottobre 2014), siamo ad oggi a 50 assunzio-ni a tempo indeterminato. Sono ancora disponibili 217 mila euro dei 500 mila stanziati. Rimane quindi aperta la possibilità per le aziende di richiedere l'incentivo per l'as-sunzione del proprio stagista via via che i tirocini ancora in corso o in partenza si con-cluderanno.
Le domande di rimborso pervenute fino al 4 giugno 2015 compreso sono state accolte con riserva e verranno trattate in ordine di arrivo, fino alla raggiunta capienza dello stanziamento, considerando anche gli eventuali recuperi per revoche o rinunce.
I NUMERI NELLA PROVINCIA DI PRATO – Vediamo più nel dettaglio com'è stato utilizzato il bando, che venne pubblicato a marzo del 2014. Dal 1 aprile 2014 al 31 maggio 2015 a Prato sono stati realizzati 1.034 tirocini nell'ambito della Linea 7 (1.800 su tutte le mi-sure aperte). Di questi 738 sono conclusi e 566 sono al momento attivi e termineranno entro la fine dell'anno. 542 (il 44%) sono stati attivati dal Centro per l’impiego di Prato, 71 da quello di Firenze e 98 da Pistoia, i rimanenti 27 da altri enti.
La maggior parte di chi li ha frequentati (559) ha più di trent'anni (sono 179 gli under 30), i giovani infatti hanno a disposizione anche altre misure di accompagnamento (Giovani sì, Garanzia Gio-vani, ecc.). Sempre considerando i tirocini conclusi, 409 sono stati frequentati da maschi e 329 femmine. La durata media degli stage è stata di circa 6 mesi e solo 60 esperienze
su 738 non sono andate a buon fine. Se guardiamo da vicino i 542 tirocini attivati dal Centro per l'impiego di Prato possiamo aggiungere che 494 sono gli stagisti di nazionali-tà italiana e 48 stranieri, il 70% dei tirocinanti è diplomato o laureato, mentre il resto ha titoli di studio bassi. I settori nei quali sono stati attivati i tirocini sono per la maggior parte servizi alle imprese e alle persone, 328 stage cioè il 60%, poi l'artigianato, 134 stage cioè il 24%, l'industria, 78 stage cioè il 14% e infine l'agricoltura con 2 stage.
Le aziende che hanno poi chiesto l'incentivo all'assunzione del tirocinante sono al 31 maggio 46, per 41 contratti a tempo indeterminato (26 a tempo pieno e 15 a tempo parziale) e 5 contratti a tempo determinato (3 a tempo pieno e 2 a tempo parziale). Ma nei primi dieci giorni di giugno c'è stata un'accelerazione e i contratti a tempo inde-terminato, come si è detto, sono già 50.
LO STRUMENTO TIROCINIO - Il tirocinio si conferma quindi un buon strumento per l’inserimento lavorativo, perché alla formazione affianca socializzazione o risocializza-zione al lavoro che costruisce o consolida competenze nuove o già esistenti. Inoltre permette alle aziende di diventare delle scuole di formazione e di utilizzare il tiroci-nio come efficace politica di selezione del personale. Secondo l'ultima ricerca IRIS a Prato la percentuale di tirocinanti che dopo 12 mesi risulta occupata è pari al 55%. Il 22% nella stessa azienda, il 33% in una azienda diversa.
Ma soprattutto evidenzia che la possibilità di trovare un lavoro è superiore del 15% per coloro che hanno fatto un ti-rocinio. Non solo, il tirocinio si mostra ancora più efficace per chi parte in svantaggio sul mercato del lavoro: donne (+17%), giovani under 25 (+19%) e persone con basso titolo di studio (+24%). Quindi più chance di trovare lavoro e riduzione di alcuni svantaggi og-gettivi, in particolare la bassa scolarizzazione.
IL BANDO DELLA LINEA 7 – Ultimo bando del pacchetto di misure di sostegno dei sogget-ti colpiti dalla crisi industriale del distretto di Prato, finanziato grazie ai 25 milioni messi a disposizione dal Governo con la convenzione sottoscritta da Ministero del Lavoro, Re-gione, Provincia e Comune di Prato, l'avviso della Linea 7 finanziava con 2 milioni di eu-ro l'attivazione di tirocini e con 500 mila euro gli incentivi alle successive assunzioni a imprese del distretto industriale di Prato (tutti i Comuni della Provincia di Prato e Calen-zano, Agliana, Quarrata e Montale). La misura riguardava disoccupati residenti o domici-liati nel distretto da almeno tre mesi, ma spettava alle imprese chiederne l'attivazio-
ne. La Linea 7 si proponeva come uno strumento aperto a tutte le esigenze permettendo a aziende, associazioni, cooperative, insomma qualsiasi datore di lavoro, di assumere tirocinanti a costo zero.
L'AZIONE 1 finanziava tirocini finalizzati all’inserimento occu-pazionale della durata massima di 6 mesi (pari a 960 ore) con un'indennità di frequen-za pari a 500 euro al mese e comunque per un importo complessivo non superiore a 3.000 euro. L'indennità era a totale carico della Provincia di Prato per i tirocinanti di età pari o superiore a 30 anni, mentre per la fascia d'età compresa tra 18 e 30 anni il contri-buto era di 200 euro mensili e poteva essere sommato a quello eventualmente ottenuto dalla Regione Toscana.
L'AZIONE 2 finanzia incentivi per l’assunzione rivolti alle im-prese ospitanti che, al termine del periodo di tirocinio, assumono il tirocinante con con-tratto a tempo indeterminato o a tempo determinato per almeno 24 mesi e con orario non inferiore alle 24 ore settimanali. Per le assunzioni a tempo indeterminato l'incenti-
Fonte: Provincia di Prato - ufficio stampa
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