Ucraina, Isis e migranti, la situazione mondiale e la necessità di un nuovo ordine internazionale: una conferenza al Rotary

Martedì 12 Maggio 2015, presso la sede del Rotary Club Alta Valdelsa a Poggibonsi, si é tenuta la Conferenza  del Prof. Giovanni Buccianti di Siena, dal titolo:  “  L'Ucraina, l'Isis, i migranti: la drammatica situazione mondiale e la necessità di un nuovo ordine internazionale.”

Il Prof. Buccianti, Direttore del Centro interuniversitario OPINT, Osservatorio di politica internazionale, ha sottolineato la mancanza  di un ordine mondiale alimentato da convinzioni condivise,  in un momento di disordine della geopolitica internazionale.

Emerge ancora più chiaramente che le soluzioni trovate fino ad oggi per risolvere le crisi, (vedi Iraq, Egitto, Libia) sono fallite perché sbagliate e che servono criteri diversi da quelli tradizionali, perché la democrazia non si esporta, ma nasce da dentro.

La situazione in Ucraina insegna molte cose:

che gli USA non hanno più il potere di imporre le loro soluzioni;

che il comunismo era imploso, ma non perché gli Stati Uniti avessero vinto la Guerra Fredda;

e che la Russia, con Putin, ha riacquisto lo status di potenza globale.

Non da meno il fallimento dell' EUROPA, che é solo integrazione economica, ma senza nessuna politica comune.

Dopo la fine della guerra fredda, la comunità intenzionale non é più riuscita a trovare un ordine globale, un sistema, un assetto secondo il quale sia possibile vivere in un sistema di equilibrio in grado di conservare l'ordine mondiale, consentendo parimente ad ogni paesi di perseguire i propri interessi nazionali. E' mancato un ordine internazionale che permettesse di garantire la stabilità attraverso la legittimità.

Il grande disordine della geopolitica planetaria  di oggi deriva proprio da questo, dalla mancanza di regole normative intenzionali alimentate da convinzioni condivise.

La soluzione: trovare un mezzo efficace affinché le grandi potenze, e non solo, possano confrontarsi e cooperare per le questioni mondiali  più rilevanti (fame, epidemie, clima, etc), per le grandi crisi (Ucraina, Isis) e per tutti quei fenomeni che possono sfociare in guerre e genocidi.

La costituzione di un ordine mondiale é diventata urgente perché si rischia una guerra costituente, cioè uno di quei conflitti epici che segnano il passaggio da un'epoca ad un'altra, lasciando alla forza delle armi il compito di decidere chi abbia torto o ragione nella scelta dei principi del futuro.

Fonte: Ufficio Stampa

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