Il piacere di piacere, il Narcisista e la manipolazione affettiva.

 

Il piacere di piacere, il Narcisista e la manipolazione affettiva.

 

Chi è il Narcisista?

Il termine Narcisita è diventato quasi di uso comune nel descrivere quelle persone che si mostrano carismatiche, eloquenti e sicure di sè. Caratteristiche che, se non estremizzate possono essere essere anche delle buone qualità in un patner, ma nel momento in cui assumono dimensioni estreme rischiano di diventare un modo di essere che allontana da un contatto intimo e di mutuo scambio con le altre persone. Mi riferisco al narcisista maligno o manipolatore perverso, colui che -uomo o donna che sia- attraverso la manipolazione affettiva e il raggiro fa compiere al proprio patner azioni ad esclusivo vantaggio personale. Sono individui che hanno un’alta considerazione di loro stessi, esagerano in maniera smisurata le proprie capacità, credono di essere speciali, superiori, di dover essere soddisfatti in ogni loro bisogno e si approfittano dell’amore altrui a scopo egoistico, manipolando la vittima amorosa con falsa tenerezza. La capacità di amare non è integrata, in quanto non esiste altro oggetto d’amore da sé.                                                                                                                                                                           Il narcisista maligno è una persona che mente spudoratamente, inganna senzà pietà, senza curarsi di cosa potrebbe provare l’altro. È un individuo fascinoso e ammaliatore, che non ha progetti relazionali e che mette in atto una serie di condizionamenti che paralizzano il patner, facendolo vivere in uno stato totale di incertezza. Le vittime sono minate e fiaccate nei loro punti deboli, piombando così in una spirale negativa dalla quale non escono senza traumi. Per il narcisita ogni relazione deve soddisfare regole e richieste ben precise e rigidamente imposte, inoltre la manipolazione costituisce il fulcro di ogni relazione e la perseverazione nella stessa la connota di perversione, ed è l’unica modalità per entrare in contatto con l’altro. Cerca nei propri patner la rassicurazione di essere degno d’amore, senza investire in modo stabile.

Come capire se abbiamo a che fare con un narcisista maligno?

In un relazione con un narcisista maligno sono una costante: critiche, insinuazioni e sarcasmo con il mero scopo di distruggere l’autostima dell’altro e la sensazione di soffocamento diventa una dimensione in cui vive la vittima. I narcisisti maligni, o manipolatori, provano piacere nell’umiliazione altrui, non si mettono mai in discussione e non accettano nessuna critica, preferiscono criticare e accusare piuttosto che confrontarsi in modo adulto e maturo con l’altro.

Come fa a manipolare?

Il narcisista maligno mette in atto una serie si strategie manipolatorie che possono essere riassunte così:

  1. dipendenza indotta: sia affettiva che materiale, entrambe hanno come obiettivo di depotenziare e minare l’autonomia e l’indipendenza del partner mettendone in luce le debolezze e gli errori
  2. le bugie e le lusinghe: complimenti e apprezzamenti vengono fatti in quantità e limitati nel tempo, questo perché il vostro interlocutore vuole ottenere qualcosa da voi. È fondamentale ricordare la differenza tra affetto e gentilezza, il primo è un sentimento profondo la seconda invece è un comportamento che non coincide necessariamente con un sentimento genuino.
  3. la denigrazione: è un processo continuo e minuzioso, mirato a denigrare il partner, a minarne l’autostima attraverso la restituzione di una immagine negativa di sé che con il tempo finirà per fare propria.
  4. l’ invadenza: consiste nel mettersi sempre al posto dell’altro e di intromettersi nelle sue scelte e decisioni senza prendere in considerazione il suo punto di vista.
  5. le spalle al muro: è la tecnica che chiude il dialogo mettendo in evidenza le contraddizioni dei ragionamenti, manipolandoli in modo tale così da far passare l’altro come una persona incoerente e dalle idee poco chiare.
  6. il ricatto affettivo e le minacce: l’affettività diventa una merce di scambio, il ricatto è sottile a volte impercettibile, ma alla lunga si ha l’impressione di essere imprigionati in una modalità di relazione che non da libertà di scelta poiché ogni gesto viene valutato e misurato in funzione del tornaconto personale.
  7. la colpevolizzazione: la causa dei propri problemi è sempre attribuita all’altro e se si trova rimedio si è sottoposti a minacce di vario tipo che confluiscono spesso nell’interruzione della relazione.

Un individuo manipolatore e narcisita è sì affascinante e carismatico, ma ferisce e riduce i propri patner deboli. Se li conosci diventano un po’ più prevedibili e riescono a forse a fare meno danni.

 

 

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