Parte dai comitati di Ponte a Elsa la raccolta di firme per l'istallazione di rallentatori di velocità e per la pista ciclabile

foto d'archivio

Partire dalla periferia per una nuova vivibilità.

Lo diciamo da anni, bisogna ripartire dalle periferie per ripristinare un legame sociale, un concetto di comunità solidale che questa crisi sta cancellando giorno dopo giorno.

la politica deve porre al centro le famiglie gli anziani le donne i bambini che vivono nelle periferie, promuovendo progetti culturali , migliorando la vivibilità sviluppando una mobilità differente costruendo percorsi pedonali, ad esempio per raggiunte le scuole o le palestre.

Ponte a elsa da sempre è prigioniera della 429 e della 67, cittadini ostaggi del traffico pesante e privato, ostaggi inermi di questi nastri di asfalto che inibiscono la mobilità pedonale e ciclistica. Per ALLENTARE la morsa dei Tir e del traffico la nostra proposta è semplice istallare  sulla statale 429 dal semaforo fino all'imbocco di via xxv aprile, questo per facilitare i pedoni nell'attraversamento, e al fine di cambiare la cultura della mobilità costruire  una pista ciclabile “sensata” che promuova realmente l'utilizzo della bicicletta, per collegare Ponte a Elsa al centro di Empoli e all'altra Ponte a Elsa cercando cosi di ricostruire l'appartenenza ad una frazione. Cose semplici che stiamo aspettando da anni come da anni stiamo aspettando la rimozione dell'eco mostro sempre li a testimonianza di una politica urbanistica sbagliata.

NOI NON CI ARRENDIAMO E DA OGGI LANCIAMO UNA NUOVA RACCOLTA DI FIRME PER L'ISTALLAZIONE iI SULLA 429 E SULLA 67. INSIEME ALLA COSTRUZIONE DI UNA PISTA CICLABILE CHE ARRIVI A EMPOLI.

NEI PROSSIMI GIORNI INIZIEREMO A RACCOGLIERE LE FIRME PER LE STRADE DI PONTE A ELSA .

Comitato popolare Ponte a Elsa sogna, Comunità in resistenza/csaintifada

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