
Lo sviluppo turistico nella cintura fiorentina passa dalla creazione di una rete che coinvolga operatori, istituzioni e proloco, con l’obiettivo comune di promuovere il territorio all’interno del “sistema Toscana”. Va in questa direzione il progetto "Il turismo nella cintura fiorentina: creare rete per progettare il futuro", elaborato sulla base del tavolo congiunto che da due mesi a questa parte ha visto protagonisti operatori turistici, istituzioni e pro loco di Calenzano, Campi Bisenzio, Lastra a Signa, Scandicci, Sesto Fiorentino e Signa.
Il bilancio è stato illustrato ieri a Signa, durante l’incontro finale del percorso partecipativo, avviato dal Partito Democratico di Signa e dal consigliere regionale Paolo Bambagioni e coordinato da Gabriele Scalini, che ha avuto come obiettivo quello di esplorare le potenzialità del turismo in quest’area e realizzare un progetto per la sua crescita, da consegnare alla prossima legislatura regionale: per questo, alla presenza di numerosi operatori turistici, della coordinatrice regionale di ICOM (International Council of Museums) Serena Nocentini, di Gabriele Scalini e della vicesindaco di Signa, Sara Ambra, Bambagioni ha consegnato simbolicamente i risultati del lavoro alla Regione, rappresentata dall’assessore regionale al turismo Sara Nocentini.
Quello che si chiede alla Regione è che sia predisposto un fondo, a cui i comuni della cintura fiorentina (come progetto pilota) possano attingere con due vincoli: in primo luogo le risorse devono essere spese per migliorare l’offerta turistica del territorio e, secondo punto, attraverso un progetto elaborato in un tavolo in cui partecipino gli operatori, le proloco e le istituzioni (assessori e tecnici). Ma il percorso non si ferma qui: il progetto attuale è infatti volutamente in forma di bozza per dare spazio al contributo degli operatori turistici: l’appuntamento è dunque per giugno per il perfezionamento del documento finale, mentre a settembre ci sarà l’incontro in Regione con l'assessore competente per la presentazione.
«L’obiettivo – commenta Paolo Bambagioni – è quello di creare un’offerta coordinata che permetta, utilizzando anche il grande richiamo di Firenze, di promuovere i punti di eccellenza di cui i Comuni della cintura fiorentina sono ricchi, dal Parco dei Renai ai tanti musei locali fino alle aziende del lusso. Uno sforzo va fatto senza dubbio per migliorare l’efficienza dei servizi: da una parte garantendo, ad esempio, un orario comune di apertura o punti di informazione turistica più qualificati, dall’altro chiedendo alle istituzioni investimenti sulle infrastrutture che permettano di raggiungere gli standard qualitativi mediamente richiesti nelle principali città europee: aeroporto, tramvia, piste ciclabili, spazi verdi».
Obiettivo dell’iniziativa è stato quello di esplorare le potenzialità del turismo in un territorio che ormai non è più “solo” il più importante distretto manifatturiero della Toscana ma in cui il settore turistico occupa una fetta importante del sistema produttivo. Nell’ultimo decennio infatti, la provincia di Firenze ha visto un incremento di presenze turistiche di tre milioni, di cui non ha beneficiato solo la città di Firenze: i comuni della cintura fiorentina (Campi Bisenzio, Calenzano, Lastra a Signa, Signa, Sesto Fiorentino e Scandicci) ad esempio, sono passati da 722.000 a 1.112.287 presenze (dati turistat).
Dagli incontri sono emersi diversi punti cruciali su cui lavorare: una mobilità efficiente, che passa dal completamento del progetto delle tranvie ma anche dall’implementazione del servizio Taxi, specialmente nelle ore notturne; una promozione del territorio attraverso piattaforme web che sia mirata e crei una differenza netta tra il ruolo dei territori (che devono fornire i contenuti) e l’ente turistico (regionale o nazionale) che deve fornire la piattaforma; il passaggio dal singolo alla rete, con la convinzione che fare del turismo nella cintura fiorentina un settore strategico e prioritario necessita creare una rete efficace tra gli operatori. Importanti anche e proloco a cui andrebbe assegnato anche un compito specifico nella promozione turistica del territorio, innanzitutto creando una proloco per ogni centro della cintura fiorentina e mettendole in rete.
Il tutto finalizzato a dare nuovo slancio ai Comuni della cintura fiorentina, per far sì che la nascita della città metropolitana si traduca in un ripensamento del territorio, permettendo alla “periferia” di amalgamarsi sempre più con il centro e, come accade per molte città europee (Parigi, Roma, Berlino), mettendo in luce le sue vocazioni territoriali dal paesaggio agreste alle produzioni agroalimentari d’eccellenza e al sistema di ospitalità ad esse annesso (agriturismi) fino alla produzione manifatturiera d’eccellenza del territorio (moda e lusso). Per non fermarsi insomma, (solo) a Firenze.
Fonte: Ufficio Stampa
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