
“Si parla di immigrati solo quando sono 800 in fondo al mare”. Così Don Luigi Ciotti, il fondatore di Libera, oggi durante intervenuto al convegno organizzato dalla Fondazione Andrea Devoto dal titolo Le silenziose rivoluzioni culturali: educarsi con la mediazione del mondo.
“Non possiamo – ha spiegato Ciotti – accollarci il problema dei migranti da soli. L’Inghilterra ci manda le navi per aiutarci ma poi non si interessa al problema reale”. Don Ciotti ha poi detto che “non c’è legalità in Italia, tutti la sbandierano ma ne hanno rubato il significato”. “Quante verità nascoste del nostro Paese ci sono? – ha poi ribadito Don Ciotti - In Italia non c’è una strage in cui si conosca una verità, ma vi rendete conto? E questo è il termometro drammatico: il 75 per cento delle vittime per mafie non conosce la verità. Si uccide anche con dei silenzi complici”. ù
“L’educazione – ha detto il fondatore di Libera – è il primo investimento del futuro nella famiglia e nella scuola e in tutti gli ambienti dove si può apprendere”. “Il mio sogno è la città educativa in cui tutti possono dare un contributo”. “La situazione di oggi è difficile – ha detto Don Ciotti - ma non dobbiamo cedere alla rassegnazione ma nemmeno indugiare sull'indignazione”. “I principi su cui dobbiamo lavorare per il futuro sono la conoscenza, la responsabilità, la giustizia e il coraggio della verità”.
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