Laurea honoris causa in Grecia per Paolo e Vittorio Taviani

(Foto di photopress Yannis Tsoufidis)

L'Univeristà di Salonicco ha conferito, in un clima d'entusiasmo, d'ammirazione e di speranza, la laurea Honoris Causa a Paolo e Vittorio Taviani, i grandi fratelli cinesti di San Miniato che sono tornati in Grecia dopo 41 anni dove hanno assistito anche alla proiezione del loro film 'Allonsanfan' a Salonicco.

Con i fratelli Taviani è volata in Grecia la dottoressa Patrizia Turini, direttore del Centro Cinema Paolo e vittorio Taviani di San Miniato che ha organizzato con l'Università di Salonicco la manifestazione.

Turini, nell'occasione, ha portato il saluto e le felicitazioni del Centro Taviani e dell'amministrazione comunale di San Miniato.

I Taviani sono stati stretti fin dal loro arrivo da un abbraccio caloroso in quella Grecia che tanto amano e che porta oggi i segni di una grande sofferenza unita al desiderio di rinascita. Ad unire i Taviani alla Grecia sono i grandi poemi omerici: la forza di Achille, Ettore, Agamennone, esempio di energia e di speranze. Esempi che per i giovani di oggi.

Straordinarie le parole della laudatio in occasione del conferimento della laurea che ha ricordato anche il film girato a San Miniato. "La verità viene svelata solo attraverso l’arte.

E l’arte è il segreto che si cela nella notte stellata e limpida di San Lorenzo, davanti alla finestra che ci avete aperto, come un atto liberatorio. E la libertà, la verità, l’amore, il dolore e ancora oltre, l’immensa comprensione, l’empatia, della debolezza e la sconfitta umana, la consapevolezza del destino che in voi sembrano denudati da ogni banalità e iperbole teatrale".

E loro, nella lectio magistralis, in un passo molto toccante hanno ricordato come, per La Notte di San Lorenzo, si affidarono "agli occhi di una bambina che va con la carovana a cercare i liberatori: noi due ragazzi ci siamo cambiati di sesso e di età e andiamo con lei.

Anche attraverso i suoi occhi, innocenti e aquilini, passa una realtà che toglie il respiro ma che improvvisamente si accende dei colori della fantasia, della immaginazione. La alimenta la voce di Olinto, il nonno materno, che – come Eugenio, il nostro nonno materno – nelle sere d’estate, sulle aie contadine, recita a turno gli eroi dell’Orlando Furioso, della Gerusalemme Liberata , della Divina Commedia".

Il direttore Turini ha detto: "Centro Cinema Paolo e Vittorio Taviani del vasto materiale di ques'esperienza in Grecia farà una pubblicazione".

Fonte: Ufficio Stampa

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