
Quando la formazione professionale incontra le esigenze delle aziende e può offrire uno sbocco lavorativo tarato sulle vocazioni produttive del territorio: è il caso del corso “Pelle e Moda” – Tecnico dell’esecuzione e riadattamento di capi d’abbigliamento – riconosciuto dall’Unione dei Comuni del Circondario Empolese Valdelsa – nato dall’azione sinergica di ASEV, dell’Amministrazione Comunale di Empoli e dell’azienda Pellemoda del Terrafino.
Un caso che rappresenta un esempio eccellente di formazione a misura di cittadino e di impresa tanto che ha suscitato l’interesse, per le sue modalità di realizzazione, dell’assessore regionale alla formazione Emmanuele Bobbio che ha incontrato stamani gli allievi del corso presso la sede di Pelle Moda dove i ragazzi stanno seguendo le lezioni pratiche, insieme ai titolari dell’azienda Giampaolo e Azzurra Morelli, l’Assessore alle attività Produttive di Empoli Antonio Ponzo Pellegrini, il Direttore dell’ASEV Tiziano Cini e la responsabile della formazione dell’agenzia Valentina Valori oltre a rappresentanti del settore conciario tra cui Alessandro Francioni, consigliere di Po.Te.Co.
Il corso, che si svolge in parte presso il laboratorio di ASEV a Montelupo e in parte all’interno dell’azienda Pellemoda, è iniziato lo scorso 16 Marzo 2015, vede la partecipazione di 15 allievi (tutti diplomati) selezionati su 52 persone candidate, ha una durata di 400 ore di aula e laboratorio e 200 ore di stage e terminerà a ottobre con un esame finale per ottenere una qualifica o un certificato di competenze regionale.
Mentre l’Amministrazione Comunale ha innescato e sollecitato il rapporto virtuoso tra agenzia formativa e impresa, dopo averne rilevato e segnalato i fabbisogni formativi, svolgendo un ruolo di playmaker sul terreno dello sviluppo economico del territorio, l’azienda Pellemoda ha partecipato alla realizzazione del corso fin dalla fase di progettazione e di costruzione del percorso didattico, fornendo indicazioni precise sul bisogno formativo dell’azienda stessa o delle aziende che operano nel settore, per poi essere parte attiva nella selezione degli allievi partecipanti e mettendo a disposizione oltre ai locali per le esercitazioni pratiche anche le competenze professionali specifiche per le docenze sulla pelle e sulle loro lavorazioni.
ASEV da parte sua ha ricondotto l’iniziativa all’interno dei canoni e delle regole didattiche riconosciute al fine di raggiungere gli obiettivi formativi stabiliti in maniera efficace ed efficiente, coordinando il percorso sia dal punto di vista organizzativo che amministrativo.
“Con questo corso si dimostra che l’integrazione tra le scelte dei cittadini e il mondo delle imprese, tra bisogni dei territori e il mondo della formazione può consentire al sistema di raggiungere i propri obiettivi”sostiene Tiziano Cini, mentre Azzurra Morelli ribadisce che “è fondamentale che le imprese possano contribuire all’efficacia complessiva del sistema valorizzando le proprie peculiarità ed apportando le specifiche competenze ed abilità alla realizzazione di un sistema formativo regionale ricco e articolato.
“E’ uno di quei casi in cui la formazione professionale rappresenta un formidabile strumento di sviluppo dell’economia di un territorio – afferma Antonio Ponzo Pellegrini - nonché di crescita del capitale umano e delle sue potenzialità nei confronti dell’inserimento lavorativo e della piena attuazione dei diritti di cittadinanza. Questo comporta il passaggio ad un modello nel quale si mira a finanziare prevalentemente interventi in grado di creare occupazione o che mostrano maggiore propensione in tal senso, e corsi realizzati con tali caratteristiche vanno in questa direzione.”
Fonte: ASEV
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