
Anche ieri sera, durante la seconda direzione territoriale PD convocata per ratificare la lista degli otto candidati alle elezioni regionali per il nostro collegio, non è stato raggiunto il quorum necessario previsto dal regolamento.
Il nostro Partito non ha dato prova di unità e compattezza a causa dei molti delegati assenti, che hanno scelto di far prevalere tatticismi e giochi di corrente. Proprio il Partito che dovrebbe fare del confronto democratico il suo pilastro, anche in virtù del nome che porta, non solo non è riuscito ad approvare con soddisfazione una lista eterogenea ed articolata di candidate e candidati che con impegno e passione hanno trovato consenso tra gli iscritti, ma non è riuscito neppure a confrontarsi sul tema nella sede naturale deputata a farlo. Questo è davvero mortificante soprattutto per rispetto dei tantissimi iscritti della nostra unione territoriale che con le loro firme hanno voluto sostenere i vari candidati.
Usciamo dagli individualismi, e focalizziamoci sull’obiettivo principale: far fare al Partito Democratico un ottimo risultato alle elezioni e confermare il Presidente Enrico Rossi alla guida della nostra Regione, sfidando l’antipolitica e l’astensionismo; così potremo davvero metterci a servizio del Partito e portare il nostro contributo.
Le tensioni e le divisioni all’interno del PD pisano non interessano i cittadini della nostra Provincia, ai quali dovremmo provare a parlare di lavoro, sanità, ambiente, diritto allo studio, scuola e università, innovazione e ricerca, fondi europei, diritti, legalità, sostegno alle start up, geotermia, cultura e turismo, trasporti e mobilità sostenibile, smart cities e molto altro.
Dovremmo concentrare le nostre energie sui temi, non sulle guerre fratricide all’interno della stessa comunità. Confrontiamoci sulle idee, non sulle persone.
Fonte: Ufficio Stampa
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