
Cos’è un’eclissi? È la domanda che i bambini delle Scuole Primarie “Rita Levi-Montalcini” e “Niccolò Machiavelli” e i ragazzi della Scuola Secondaria di Primo grado “Renato Fucini” dell’Istituto Comprensivo Montespertoli, si sono posti in vista dell’eclissi del 20 marzo 2015. L’eclissi presentava alcuni problemi: eh sì, non la si può vedere ad occhio nudo, e quindi si sarebbero dovuti coprire e proteggere gli occhi di tutti i ragazzi.
Comprare occhiali di protezione per tutti era impensabile, non se ne sarebbero potute reperire quantità ingenti in poco tempo. I ragazzi e gli insegnanti, con l’aiuto di ricercatori dell’Osservatorio Astronomico di Arcetri, hanno architettato un altro rimedio per cosi dire “artigianale”: una camera oscura. Costruire una camera oscura è piuttosto laborioso però, utilizzando materiali di riciclo come vecchie scatole e lamine di alluminio, i ragazzi sono riusciti a realizzare degli strumenti perfetti per un’eclissi, con anche decorazioni particolari effettuate da alcuni gruppi con gli insegnanti. I giardini delle tre scuole si sono trasformati in osservatori all’aperto per osservare l’eclissi in tutta sicurezza.
Alla scuola media è stata affidata ai ragazzi delle classi terze l’organizzazione dell’evento. L’idea generale è stata quella di organizzare tutto come una sorta di mercatino o festa che sarebbe culminato all’apice dell’eclissi. Per questo il giardino è stato suddiviso in varie zone tematiche ed è stata invitata anche la popolazione esterna alla scuola. Si sono cosi venute a creare zone dove si “istruivano” i visitatori a costruire gli strumenti, altre dove se ne mostrava il funzionamento con prove pratiche. I ragazzi hanno pensato che, per coinvolgere tutti, invece che farli essere visitatori passivi, si sarebbe dovuto farli diventare i protagonisti dell’evento, permettendo loro di toccare tutto con mano.
Era infatti importante spiegare cosa fosse il fenomeno che si stava per osservare, organizzando quindi zone, munite di cartelloni, dove illustrare il particolare fenomeno astronomico. Un’altra “trovata” interessante è stata quella di porre l’eclissi in un contesto storico e culturale, osservare quindi la considerazione che l’uomo ne ha avuto nei vari secoli e come esso abbia influenzato le credenze, dando origine a miti e a leggende. Per rappresentarlo è stato allestito uno spazio dove alcuni ragazzi declamavano storie. L’organizzazione di tutto è stata molto buona, come l’idea alla base, quella cioè di coinvolgere tutti in un evento astronomico importante, contestualizzandolo e lavorandoci intorno in molti ambiti, per sottolineare anche la multidisciplinarietà dell’evento e l’importanza della partecipazione attiva e responsabile degli studenti.
Fonte: Comune di Montespertoli
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