
Al momento sono quattro le manifestazioni di interesse presentate in risposta al bando della Centrale del Latte di Firenze, Pistoia e Livorno per ipotesi di rafforzamento aziendale e di evoluzione possibile del capitale sociale della Mukki. Il termine scade alle 23.59 di stasera. A rispondere sono stati la Centrale del Latte di Torino; il gruppo Nuova Castelli-Alival, controllato dal fondo Charterhouse Capital Partners, un raggruppamento di cooperative di allevatori del Mugello guidato da Cooperlatte, Granducato e Atpz; un gruppo di dipendenti della Mukki. Nessun commento, finora, da Granarolo, che mesi fa aveva presentato una manifestazione di interesse per la quota del 18% messa in vendita dal Comune di Pistoia. Il progetto di Nuova Castelli, si legge in una nota, prevede "un adeguato percorso di crescita, la salvaguardia dell'occupazione e la tutela della filiera produttiva, con particolare riferimento agli allevamenti del Mugello", mentre Torino presenterà il suo progetto lunedì 23: lo stesso giorno si terrà un Cda di Mukki per l'analisi delle proposte.
La nota della Centrale del Latte di Torino
La Centrale del Latte di Torino comunica in una nota di aver predisposto uno schema di progetto non vincolante di possibile integrazione industriale con la Centrale del Latte di Firenze, Pistoia e Livorno. Spiega la società piemontese, quotata al segmento Star di Borsa, che la proposta recepisce "le indicazioni provenienti dal comunicato del consiglio di amministrazione" dell'omologa società toscana, pubblicato sul sito internet aziendale il 19 gennaio.
Anche l'azienda Nuova Castelli di Reggio Emilia presenta l'offerta
Anche l’azienda Nuova Castelli comunica di aver presentato la propria manifestazione d’interesse alla partecipazione nella Centrale del latte di Firenze. Il progetto di Nuova Castelli mette al centro della proposta lo sviluppo di Mukki, prevedendo un adeguato percorso di crescita, la salvaguardia dell’occupazione e la tutela della filiera produttiva, con particolare riferimento agli allevamenti del Mugello
Borsa: vola Centrale latte Torino
Rally per la Centrale del latte di Torino in Borsa: dopo lunghe sospensioni in asta di volatilità, il titolo ha chiuso in rialzo del 20,9% a 3,83 euro. Gli acquisti sono scattati dopo che la società ha comunicato di aver predisposto uno schema di progetto non vincolante di possibile integrazione industriale con la Centrale del latte di Firenze, Pistoia e Livorno.
Consigliere regionale Nascosti: "Nardella non usi la parola svendere, ma guardi alla Public Company”
“Esprimo la mia soddisfazione per il fatto che i lavoratori abbiano formalizzato una proposta di interesse a costituire un soggetto volto a tutelare e sviluppare quanto la Centrale del Latte significa per il territorio, e che possa portare un effettivo valore aggiunto rispetto all'iter avviato dai Soci pubblici. Un passo importante che sarebbe forse il primo verso la creazione della Public Company, come chiesto anche dal Consiglio regionale con una mozione. Chiediamo però che anche la Regione si faccia parte attiva tramite gli strumenti che possiede affinché anche i produttori possano partecipare a questo percorso”.
Così il consigliere regionale Nicola Nascosti (FI) commenta la notizia del deposito da parte dei lavoratori della Mukki nella posta certificata aperta dal Cda della Centrale una proposta "per formalizzare il nostro collettivo interesse a costituire un soggetto che, in un sistema di alleanze il cui principio di riferimento sia rappresentato dall'aggregazione di più soggetti caratterizzati dall'impegno a tutelare e sviluppare quanto la Centrale del Latte significa per il territorio, possa portare un effettivo valore aggiunto rispetto all'iter avviato dai Soci pubblici”.
Il consigliere Nascosti, anche vicepresidente della III commissione Attività produttive, invita inoltre il sindaco Dario Nardella, che ha plaudito a un interessamento alla Mukki da parte della Centrale del Latte di Torino a una riflessione: “A Nardella che esprime soddisfazione, consiglierei di usare non la parola ‘svendere’, che significa vendere, ma le parole: 'non si vende e si fa la Public Company'”.
Nardella, "Ok alla proposta, ma si tuteli il lavoro"
"Come ho già detto in proposito di Granarolo, anche per la Centrale del latte di Torino, così come per altri soggetti privati, noi siamo ben contenti del fatto che vi sia un interesse verso una realtà produttiva importante come la centrale del latte di Firenze". Lo ha detto oggi il sindaco di Firenze Dario Nardella, commentando la predisposizione, da parte dell'azienda piemontese, di una proposta di integrazione con Mukki. "Torno a dire che comunque Mukki non si svende: per noi - ha aggiunto il sindaco di Firenze - restano centrali i tre ormai famosi paletti, il progetto industriale di crescita, la salvaguardia dei lavoratori e della fabbrica di Firenze, la valorizzazione e la tutela della filiera, che arriva fino agli allevamenti del Mugello e che sono alla base della qualità del prodotto. Rispettati questi paletti, noi siamo aperti a tutte le proposte".
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