
L’amministrazione comunale di Montelupo Fiorentino si trova sempre più spesso a confrontarsi con esigenze crescenti della popolazione e bisogni che vanno mutando nel tempo, in particolare in ambito sociale.
«Crediamo che qualcosa di molto simile accada anche a chi opera in modo diverso e in contesti differenti in questo settore.
A nostro avviso è necessario avviare un percorso che porti alla costruzione di una vera e propria rete fra pubblico e associazionismo al fine di ottimizzare gli sforzi e dare risposte puntuali alle esigenze delle persone», così l’assessore alle politiche sociali Marinella Chiti.
Per questa ragione ieri pomeriggio è stato organizzato un incontro al quale sono state invitate tutte le associazioni del territorio che a diverso titolo operano nel settore sociale.
L’obiettivo di questo primo appuntamento è stato quello d’individuare una modalità di azione condivisa fra amministrazione e associazioni e trovare un’occasione di confronto strutturata.
La finalità, dunque, è quella di riunire le associazioni che operano sul territorio, in ambito socio/sanitario e promuovere lo scambio vicendevole di informazioni sull’attività, al fine di avviare percorsi condivisi, mettendo in rete le proprie specificità.
I partecipanti hanno condiviso l’idea di creare un tavolo fra associazioni e amministrazione che promuova, sostenga e valorizzare le iniziative e le attività del volontariato organizzato
a livello locale e incentivi le relazioni e la collaborazione fra i diversi soggetti.
Le associazioni che hanno preso parte all’incontro di ieri sono: Pubblica Assistenza, Misericordia, La Racchetta, Auser, Caritas e Ottavonano.
Oltre alle finalità e agli obiettivi, nel corso dell’incontro è stato affrontato il primo intervento concreto che potrebbe essere avviato a breve.
Si tratta del progetto “vecchie e nuove povertà”. L’idea è quella di coinvolgere le associazioni nel percorso di reinserimento sociale di persone svantaggiate a vari livelli.
«Credo che sia necessario superare la prospettiva meramente assistenzialistica in base alla quale la risposta al disagio si sostanzia nella mera concessione di contributi economici. Abbiamo il dovere di creare opportunità di crescita e reinserimento nel tessuto sociale per coloro che attraversano momenti di difficoltà. Per il progetto “vecchie e nuove povertà” abbiamo chiesto alle associazioni del territorio la disponibilità ad accogliere per un periodo di tirocinio persone svantaggiate. Avranno così modo di fare un’esperienza da spendere anche nel mondo del lavoro e comunque si troveranno a confrontarsi con altre persone.
Abbiamo promosso un primo incontro con le associazioni, ma è nostra intenzione ampliare il confronto a tutte le realtà del terzo settore e invitarle a breve a partecipare ad un tavolo di lavoro.
Sono convinta che solamente con il lavoro coordinato, la collaborazione e la condivisione di obiettivi sia possibile raggiungere risultati di rilievo e fornire risposte adeguate ai crescenti bisogni della popolazione», conclude Marinella Chiti.
Fonte: Comune di Montelupo Fiorentino - Ufficio Stampa
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