Lo stato dei lavori e il rischio pedaggio sulla strada per Grosseto: l'interrogazione di Michele Pinassi (5 Stelle)

foto d'archivio

I principali collegamenti viari della città e, in particolare, la E78 “Grosseto-Fano”, comprensiva del tracciato Siena-Grosseto, sono tornati all’attenzione del Consiglio comunale con l’interrogazione di Michele Pinassi (Siena 5 Stelle) sulla società Centralia e sulla possibilità che, su tale strada, definita dallo stesso consigliere "una delle grandi incompiute opere italiane", venga istituito un pedaggio.

"Alcuni mesi fa – ha introdotto Pinassi – la stampa ha riportato la notizia della costituzione di Centralia, società pubblica partecipata al 55% da Anas e al 15% dalle regioni Toscana, Marche e Umbria, che ha il compito di selezionare, tramite una procedura a evidenza pubblica, il soggetto privato al quale affidare la subconcessione della E78, allo scopo di completarla e gestirla".

"Considerato che, per il completamento degli ultimi due tratti – ha proseguito il consigliere – per il raddoppio della Siena-Grosseto, sembrano essere stati stanziati 247 milioni di euro pubblici e che, come dichiarato dall’assessore regionale ai Trasporti, Vincenzo Ceccarelli, vi è la possibilità che tale arteria venga messa a pedaggio da Regione e Governo, dopo che Centralia avrà valutato e scelto un progetto>>, Pinassi ha stigmatizzato <<l’uso di soldi pubblici per la realizzazione di infrastrutture che vengono, poi, affidate alla gestione di privati che ne traggono guadagni>>. Il consigliere ha chiesto anche all’Amministrazione <<come intenda agire per scongiurare l’applicazione del pedaggio sulla E78, in particolare sul tratto Siena-Grosseto>> e <<se si conoscono – ha concluso Pinassi – i tempi per l’ultimazione del raddoppio dei lotti 9 e 4".

L’assessore alla Mobilità, Stefano Maggi, dopo aver ricordato le caratteristiche strutturali della strada interregionale E78, che interessa il territorio senese anche nel tracciato Siena-Rigomagno della Siena-Bettolle, è entrato nel merito dei lotti 9 e 4 della Siena-Grosseto: "Il primo – ha dettagliato Maggi – misura 11,8 km: va dalla località Potatine fino al bivio di Orgia-Rosia ed è stato implementato con una rotatoria da Anas, per motivi di sicurezza, fino alla realizzazione del passante a 4 corsie. Il secondo, invece, misura 2,8 km e va dallo svincolo di Civitella Marittima fino alla località Lanzo, dove inizia il cantiere del maxilotto. I 247 milioni stanziati dovranno finanziare proprio l’ultimazione di questi lotti, al momento ancora in fase di progettazione. Diversa è invece la situazione del maxilotto e delle sue grandi opere, efficacemente realizzate da un’impresa austriaca che ha dichiarato di voler chiudere il cantiere entro il 2016".

L’assessore Maggi ha quindi proposto una riflessione di ordine generale: "Il completamento della E78 richiede ingenti capitali, così come, in prospettiva, la sua manutenzione ordinaria e straordinaria: è giusto che questi investimenti ricadano sulla fiscalità generale? Queste decisioni saranno comunque prese dallo Stato e da Anas; l’importante è che si concretizzi il finanziamento per la conclusione dei tratti 9 e 4".

Pinassi si è dichiarato "soddisfatto per la completezza della risposta dell’assessore, ma perplesso sul suo stesso contenuto". Il consigliere ha, quindi, sollecitato l’amministrazione "perché, pur riconoscendone la mancanza di titolarità sulle modalità di assegnazione dell’appalto – ha specificato il consigliere – la Siena-Grosseto interessa fortemente la città". "Ribadisco infine il mio disappunto – ha concluso Pinassi – per i processi di privatizzazione che assegnano la gestione di opere pubbliche a soggetti privati, come in questo caso. La tariffazione stradale in Italia è tra le più care, mentre le società concessionarie delle autostrade fanno utili strabilianti".

Fonte: Comune di Siena - Ufficio Stampa

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