Galileo Chini, la riscoperta di un artista. Iniziativa di successo della Società Storica della Valdelsa

L'inaugurazione della mostra (foto Silvano Petreni)

Un artista di spessore internazionale, un’opera conservata con amore e dedizione da una delle famiglie storiche di Castelfiorentino. Questi gli ingredienti che hanno reso possibile il successo dell’iniziativa dedicata a Galileo Chini 1873-1956) autorevole esponente dell’avanguardia artistica tra Ottocento e Novecento, che si è svolta sabato pomeriggio presso la Cappella della famiglia Brandini e il Museo Benozzo Gozzoli di Castelfiorentino.

Organizzata dalla Società Storica della Valdelsa con il patrocinio del Comune, la giornata ha preso il via con l’inaugurazione della “Crocifissione” di Galileo Chini presso la Cappella Brandini (Cimitero Comunale) da parte del Sindaco Alessio Falorni, ed è poi proseguita con un convegno al Museo dedicato all’artista, con interventi di Claudia Centi (Assessore alla Cultura), Roberto Brandini, Paola Polidori Chini (nipote dell’artista) Piero Pacini, Massimo Tosi, Fabio Dei.

Durante il convegno, sono stati illustrati i tratti più significativi della vita dell’artista citando anche episodi meno noti, come quello del Re del Siam che nel 1910 commissionò proprio a Galileo Chini la decorazione della reggia di Bangkok. La "crocifissione" nella cappella Brandini, peraltro, non è l'unica opera realizzata da Galileo Chini a Castelfiorentino

“Questa non è l’unica traccia di Chini nel nostro paese – osserva Claudia Centi – molte case conservano tuttora le sue decorazioni, provenienti direttamente dalla sua bottega, così come alcuni castellani collezionano le sue ceramiche. Mi ha fatto quindi piacere la risposta che c’è stata a questo evento che poteva apparire di nicchia, e che ha saputo allargare gli orizzonti della curiosità e della conoscenza del nostro territorio, oltre alla voglia di essere orgogliosi di quello che c’è a Castelfiorentino. Con Tosi – conclude Centi – stiamo cercando di capire quali affreschi o decori si trovano ancora nelle case dei castellani. Chi ha delle segnalazioni da fare non esiti a contattarci anche tramite la pagina facebook del Comune”.”

Fonte: Comune di Castelfiorentino - Ufficio Stampa

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