
Anche i pensionati sotterrano l’ascia del campanilismo. Pisa e Livorno ora sono più vicine anche per i coltivatori diretti in pensione ma ancora molto utili, se non indispensabili, nella quotidianità dell’attività agricola e della famiglia. Dopo gli agriturismi con la creazione del terzo polo regionale per importanza di numero di strutture (597 in totale), prosegue il percorso di “fusione” tra le due provincie nel nome dell’efficienza delle funzioni, della rappresentanza e di un ulteriore potenziamento dei servizi che porterà benefici da subito per gli associati.
A votare la svolta sono stati i rappresentanti dei due consigli dell’associazione pensionati di Pisa e Livorno di Coldiretti nel corso dell’assemblea straordinaria che si è tenuta all’ombra della torre (info su www.pisa.coldiretti.it). Anna Iodanza, imprenditrice di Volterra “a riposo”, è stata nominata presidente della neo nata associazione. Vice Presidenza condivisa equamente tra Mauro Rocchiccioli di Rosignano M.mo (LI) e Luciano Pattaro di Cascina (PI) così come il consiglio dell’associazione formato da Bruno Bellesi di San Miniato (PI), Fabrizio Fei di Cascina (PI), Francinelli Giuseppe di Campiglia M.ma (PI), Bruna Iannelli di Castellina M.ma (PI), Remo Michetti di Rosignano M.mo (LI), Antonietta Roberti di Campiglia M.ma (LI), Sergio Rocchiccioli di Cecina (LI), Carla Ulissi di San Giuliano Terme (PI). Nominato anche il Collegio dei Revisori dei Conti: Guido Allori i Capoliveri (LI), Danilo Del Pecchia di San Giuliano Terme (PI), Angiolo Del Sarto di Pisa effettivi, Gabriele Bianchi di Cascina e Riccardo Cammilli di Casciana Terme, supplenti. All’assemblea hanno partecipato i Responsabili provinciali del Patronato Epaca di Pisa e di Livorno, Gabriella Camilli e Carlo Medori.
“Sono felice ed entusiasta di questo incarico; – ha detto la neo Presidente, Iadanza – assicuro il mio impegno in sinergia con tutta la Coldiretti ed in continuità con l’ottimo lavoro svolto in precedenza su entrambi i territori delle due provincie dai dirigenti delle rispettive associazioni provinciali. E’ forte la mia volontà di contribuire a realizzare il progetto di Coldiretti mettendo a disposizione della società civile e delle istituzioni scolastiche l’esperienza degli anziani che, specie nel rapporto con le giovani generazioni, possono svolgere un ruolo sociale fondamentale”.
Il ruolo del “coltivatori-pensionati” non si esaurisce infatti con il raggiungimento dell’età pensionabile. Sono – secondo un sondaggio di Coldiretti – 8 su 10 i pensionati agricoltori che continuano a lavorare a fianco dei figli e nipoti in azienda e ad essere protagonisti di tutte le attività. “La passione non si esaurisce una volta raggiunta l’età per andare in pensione; - confessa Iadanza – il lavoro ci tiene impegnati e ci fa sentire utili ed importanti”. I pensionati coltivatori diretti partecipano attivamente alle attività famigliari, come “badare” ai nipotini, e sono spesso il motore di iniziative ed esperienze culturali, economiche e di solidarietà, dalle fattorie didattiche per insegnare i segreti della campagna ai più piccoli ai tutor dell’orto.
“Sono attori indispensabili nell’economia domestica della famiglia, così come dell’azienda agricola, un universo complesso che richiede impegno e sacrificio. Il riconoscimento della interprovincialità – conclude Aniello Ascolese, Direttore Provinciale Coldiretti - rafforza il percorso che Coldiretti sta compiendo per giungere ad una completa unificazione tra le due realtà organizzative di Pisa e di Livorno; uno Statuto al passo con i tempi ed in perfetta sintonia con quello nazionale”.
Fonte: Coldiretti Pisa
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