
Il comunicato del Consiglio di Amministrazione della Mukki Latte che invita a sottoporre proposte di interesse per l’acquisto della società agroalimentare è la conferma di quanto CasaPound Firenze aveva previsto e denunciato alcuni mesi fa, cioè che la privatizzazione non ha alcun fondamento socio-economico ma soltanto ideologico e motivato dalla volontà di favorire interessi di parte.
“E’ evidente”, dichiara Saverio di Giulio Responsabile Provinciale di CPI Firenze, “che la cessione è il paradigma della situazione italiana: viene alienata una società in mano pubblica che genera utili, occupazione e prodotti di alta qualità giustificandola con i principi di un’ideologia iperliberista che vorrebbe smantellare interamente lo stato sociale e l’intervento pubblico nell’economia”.
“E’ altrettanto evidente”, prosegue Di Giulio, “l’intento di far finire in mani di ‘amici’ un piccolo gioiello imprenditoriale dell’industria agro-alimentare italiana. Si parla sempre più insistentemente dell’interessamento della Granarolo che, guarda caso, ha un capitale sociale detenuto per l’80% da due cooperative di area PD e per il 20% da Banca Intesa San Paolo, nel cui Consiglio di Sorveglianza siede Iacopo Mazzei, uomo estremamente vicino al mentore dell’attuale sindaco di Firenze, Matteo Renzi, tanto da aver finanziato la Fondazione Big Bang del Presidente del Consiglio con 10.000 euro”.
“Ci paiono grottesche”, conclude il Responsabile di CasaPound Firenze, “le richieste di garanzie circa la crescita dell’azienda, della tutela dell’occupazione e della filiera agroalimentare toscana espresse nel comunicato del Consiglio di Amministrazione, perché una volta che la Mukki sarà passata in mano privata la nuova proprietà potrà disporne come meglio crederà senza renderne conto a qualcuno. Se veramente vogliono garantire un futuro roseo all’impresa la mantengano sana e di proprietà pubblica ed evitino di regalarla a chi penserà soltanto all’utile a discapito dei dipendenti e dei fornitori”.
Fonte: Ufficio Stampa CasaPound Firenze
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