La polizia municipale festeggia il suo Corpo nella ricorrenza del patrono San Sebastiano

Alcuni agenti di polizia municipale questa mattina in piazza Farinata degli Uberti si preparano per le prove del picchetto d'onore

Anche la Polizia Municipale ha un Santo patrono, è San Sebastiano, e per questo il prossimo martedì 20 gennaio ha organizzato la ‘Festa del Corpo’ in occasione di questa ricorrenza.

Una celebrazione che coinvolgerà tutti i comandi dell’Unione dei Comuni Empolese Valdelsa.

«Una festa che organizzeremo ogni anno, a turno ogni Comune del nostro Circondario la ospiterà – spiega il comandante della polizia municipale, tenente colonnello Annalisa Maritan -. Quest’anno partiamo da Empoli e nei prossimi anni gireremo tutti i nostri comuni, coinvolgendo tutto il personale. La scelta di celebrare il nostro patrono emerge dalla precisa volontà di esprimere l’unità del nostro corpo, al di là delle singole realtà territoriali, per far vedere che ci siamo e che siamo al servizio dei cittadini. Vogliamo che emerga l’unità della polizia municipale dell’Unione, sempre più spesso chiamata a svolgere nuovi e difficili ruoli nell’ambito delle proprie realtà. Un momento per stare insieme e per testimoniare la nostra unità nelle difficoltà di tutti i giorni».

Per il comandante sarà anche l’occasione per presentare un riepilogo annuale delle attività della polizia municipale dell’Unione.

PROGRAMMA - Il programma di martedì prossimo prevede alle 15 la messa nella Collegiata di Sant’Andrea Apostolo, in piazza Farinata degli Uberti, officiata dal Proposto Don Guido Engels insieme a Monsignor Giancarlo Corti, Vicario Episcopale per l’impegno sociale e servizio della carità e Proposto del Capitolo della Cattedrale Metropolitana di Santa Maria del Fiore.

Al termine è prevista la venerazione della reliquia del martire Sebastiano, concessa dalla curia, e quindi la benedizione dei mezzi della polizia municipale.

A seguire, alle 16,30, gli invitati si ritroveranno al Teatro della Collegiata, per l’intervento delle massime autorità.

SAN SEBASTIANO - San Sebastiano martire, comandante dei pretoriani vissuto attorno al 300 d.c. fu messo a morte dall'imperatore Diocleziano.

Recita il Breve Pontificio di Pio XII: "… San Sebastiano… durante l'impero di Diocleziano fu comandante della corte pretoriana e fu onorato con grandissima devozione … a lui come patrono si consacrano molte associazioni sia militari che civili attratte dal suo esempio e dalle virtù cristiane ... per cui costituiamo e dichiariamo per sempre San Sebastiano Martire custode di tutti i preposti all'ordine pubblico che in Italia sono chiamati "Vigili Urbani" e Celeste Patrono… ".

Sebastiano, comandante dell'allora polizia urbana - i pretoriani -, era molto impegnato nell'assistenza e nell'aiuto di poveri e bisognosi.

Scoperto mentre dava sepoltura ai Quattro Coronati (i Santi Claudio, Nicostrato, Castoro e Simproniano), fu sottoposto ad un processo sommario e condannato a morte mediante il supplizio delle frecce. Durante la notte, i cristiani che si recarono nel campo a recuperare la salma per la sepoltura si accorsero che Sebastiano era ancora vivo, così lo prelevarono da lì e si presero cura di lui. Riacquistata miracolosamente la salute dopo le cure di una nobile romana, per testimoniare la propria fede, si recò nel tempio di Ercole dove l'Imperatore Diocleziano stava officiando un rito pubblico. Arrestato e condotto all'Ippodromo del Palatino, fu ucciso a bastonate: una delle forme più umilianti di pena capitale usata solo per gli schiavi.

Fonte: Comune di Empoli - Ufficio Stampa

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