
“Nuovo stadio, ben venga una nuova struttura adeguata alla Fiorentina, a spese della società che si appresta anche a farsi carico della riqualificazione della Mercafir, ad oggi però – spiega la consigliera di Percorso Comune Miriam Amato – molti buoni propositi e scarsi dati oggettivi su cui valutare, neanche la Mercafir ha avuto le risposte entro il 31 dicembre, come avevo chiaramente richiesto.
Il Sindaco ha specificato: “Sarà un progetto che non darà spazio a speculazioni”, peccato che di solito questi inconvenienti sorgono in corso d’opera.
La mia preoccupazione rimane in merito a diversi fattori: dalla cittadella, che si dice apporterà posti di lavoro, ma che al momento ne mette a rischio 1500, ma non solo.
La precedente pianificazione viene totalmente stravolta, per incidere su un area altamente compromessa, ci saranno: l’inceneritore, la nuova pista dell’aeroporto, è già presente l’autostrada, zona densamente popolata, in cui l’inquinamento atmosferico e acustico affligge i cittadini ed il polo universitario.
Ricordando, inoltre, i precedenti investimenti regionali sull’area SIC, di interesse naturalistico, come il Parco della Piana.
Inconciliabile a mio avviso con l’articolo 715 del codice della navigazione, in cui si specificano i vincoli della proprietà privata, con nuove limitazioni da apporre sulle aree limitrofe agli aeroporti.
La nuova versione dell’articolo cita testualmente: “Valutazione di rischio derivante dalle attività aereonautiche per le comunità presenti sul territorio limitrofo, ENAC, individua gli aeroporti per i quali va effettuata la valutazione dell’impatto di rischio. Firenze ne fa parte, nonostante ad oggi non sappiamo ancora quale sarà la lunghezza effettiva, o meglio ci vogliono far credere che sarà di 2000 metri ma per cui ENAC, ha già fatto ricorso.
Ci sono quindi una serie di vincoli urbanistici, da apportare sulle aree circostanti la sede aeroportuale. Si fa riferimento agli aeroporti in tessuti urbani sensibili e fortemente urbanizzati. Nelle aree ad alta tutela, va posta particolare attenzione alle attività che, se coinvolte da un incidente aereo, possono amplificare le conseguenze, per cui va evitata la realizzazione di edificazioni assimilabili a scuole, ospedali, centri di elevato affollamento.
Strettamente collegato a questo articolo, sono gli altri articoli de Capitolo III, del codice della Navigazione aerea.
Ben venga uno stadio nuovo – conclude la consigliera Amato – ma partiamo da progetti certi e non prima di aver risposto ai lavoratori della Mercafir, garantito i posti di lavoro presenti e non prima di aver fatto gli appositi studi ambientali e di incidenza, inutili e dannosi i progetti di aeroporto e inceneritore.
Ho presentato un ordine del giorno in cui richiedo che il Sindaco si adoperi affinché all'interno del progetto vengano inseriti spazi per l'artigianato e piccole botteghe”
Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa
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