
Successo della Befanata dei Poeti 2015 nella casa del popolo di Faltognano di Vinci, luogo ideale del pensiero popolare, probabilmente destinata a diventare un evento fisso nel calendario delle manifestazioni vinciane, con il patrocinio dell’amministrazione comunale. Tanta gente ed interesse per la veglia collettiva, non una rievocazione, ma la storia quotidiana dell’ultimo anno trascorso che, nella buona e cattiva sorte, viene consegnata ai posteri con l’ironia e la riflessione della poesia toscana. Il gioco delle polizze con la Befana (scelta tra i poeti improvvisatori), antica usanza delle accademie fiorentine cinquecentesche poi passata nelle osterie e ritrovi contadini, diverte ancora nella forma di una “osteria in rima”: cibo, passione e poesia.
Per vincere nel gioco delle befanate, non necessariamente per i meriti, basta essere rammentanti. Ma Matteo Renzi, “presidente di tutto”, nel bene e nel male, ha stravinto anche nelle Befanate di Faltognano, secondo il gioco e il sorteggio dei desiderata del pubblico. L’incoronazione è avvenuta al canto di due bravi e giovani poeti in ottava, Fabrizio Ganugi da Prato ed Enrico Rustici di Braccagni, con un contrasto tra renziani e antirenziani, dai contenuti e risvolti ironici e dissacranti dell’ottava toscana. A ruota, nelle segnalazioni, i tragici eventi del settembre scorso e l’assenza di raccolto di olive sul Montalbano per mal tempo e vari parassiti. In questo caso, La Befana riesce non solo a far sorridere ma riflettere con un contrasto tra Natura e Uomo dai toni ecologici e di straordinaria bellezza.
Una Befana 2015 dall’anima senza dubbio ecologista. Nelle preferenze dei personaggi seguono, seppure distanziati, Beppe Grillo e Giorgio Napolitano, il contestatore e il Presidente che lascia, fino a due segnalazioni particolari per Samantha Cristoforetti, l’astronauta, e il duo vinciano Cecco e Cipo. Sugli eventi del 2014, la Befana non può che segnalare la “crisi” e il malessere sociale (sorteggiato il dialogo tra “il ladro per fame” ed il “Governo”) nonché una serie di eventi curiosi di questi ultimi mesi: la discussione sul matrimonio gay in Italia (esilarante il confronto tra chi è a favore e contro) “Silvio ai servizi sociali” (la vecchietta d’estrazione comunista che la canta al Presidente), la mucca Camilla scappata per il Montalbano, i mondiali di calcio brasiliani, infine con la partecipazione di due poeti ospiti, Manuela da Fucecchio e Gianluca da Lucca, l’avvento in Italia del “Webbe” (in rima toscana si scrive così) impegnato in un confronto a quattro con la radio, la televisione e la vecchia veglia toscana.
Gli applausi del pubblico hanno decretato il successo dell’iniziativa ed il ritorno, rinnovata e valorizzata, di una delle più belle tradizioni del Montalbano e della cultura popolare toscana, contrassegnata dalla presenza dei tantissimi giovani, risvolto più interessante per il futuro dell’iniziativa. Si è risentito lo spirito dei poeti in ottava vinciani, dal Leopoldo Pieri della fine dell’Ottocento, ricantato dai giovani poeti in una serenata tramandata a memoria, fino a Natale Masi, maestro d’ottava di un certo Benigni alle prime armi, nell’incanto della sera dell’Epifania con la poesia toscana, dissacrante eppure mai banale. L’”Osteria in rima” è ormai pronta anche per diventare un vero e proprio progetto di riscoperta e valorizzazione della cultura e poesia popolare sul Montalbano e l’intero comprensorio dell’Empolese-Valdelsa e non solo………, affermano i promotori Nicola BARONTI “Vinciano” e Simone VAIANI di Montelupo Fiorentino.
Fonte: Ufficio Stampa
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