
E' il giochino classico di fine anno, voltarsi indietro e rivedere i dodici mesi appena conclusi per fare bilanci, stilare classifiche, vedere cosa è successo di rilevante e chi, per un motivo o per l'altro, si è fatto notare. Essendo questo blog dedicato a cose empolesi, ecco quindi che l'argomento è la nostra città, i suoi protagonisti, i fatti belli e brutti che hanno segnato l'anno che ci lascia. Dovendo fare un titolo che sintetizzi il tutto potremmo dire che il 2014 è stato per la nostra città un anno in 'rosa'. Due rappresentanti del gentil sesso meritano infatti, ovviamente a parere di chi scrive, la vetrina. Su tutti e tutte Rossella Orlandi, nostra concittadina nominata da Matteo Renzi nel mese di giugno a capo dell'agenzia delle entrate. Poco conosciuta al grande pubblico di casa nostra per aver fatto strada lontano da qui (per la precisione in Piemonte dopo gli inizi empolesi), salì sulla ribalta empolese quando Luciana Cappelli decise di assegnarle, assieme a Theodossia Tziveli, il Sant'Andrea d'oro 2013 per la splendida carriera fatta. Quest'anno si è 'superata' andando ad occupare nientemeno che la poltrona più alta dell'Agenzia e cogliendo così la soddisfazione più bella del suo splendido percorso professionale. E subito dietro ecco Brenda Barnini, sindaco eletta nel mese di maggio. La giovane empolese merita il podio più per una questione di forma che di sostanza. Ovvero, fermo restando che correndo per il Pd e essendo ormai stata indicata da tempo come candidata alla successione di Luciana Cappelli nessuno dubitava che sarebbe diventata sindaco (la sostanza, appunto), quello che ha colpito è stata la forma, ovvero come l'ha fatto. In una tornata elettorale nella quale tutti davano per scontato il ballottaggio, ha tirato fuori dal 'cilindro' la novità politica più importante del 2014 empolese, ovvero l'associazione 'Questa è Empoli', che le ha permesso di vincere, e bene, al primo turno. Per farla breve un successo nel quale ha messo molto, ma molto del 'suo', come si dice a Empoli. Il 'bello' per lei e la sua squadra viene ovviamente ora, ma per valutare il suo operato serve ancora del tempo. Restando a parlare di persone due nomi vanno inoltre ricordati subito a ridosso delle due 'signore del 2014': Don Renzo Fanfani che, diremmo finalmente, si è visto assegnare il Sant'Andrea d'oro e Iacopo Melio, vincitore del sondaggio di personaggio dell'anno di gonews.it per la sua campagna #vorreiprendereiltreno a favore dei disabili (ma nel 2014 serviva una campagna del buon Iacopo per eliminare certe barriere e i politici che hanno aderito prima dove erano?).
Se la nostra Empoli nel 2014 ha avuto la brutta notizia della perdita della centrale 118, peraltro nuova di pacca, e a breve perderà anche la Asl vista la riorganizzazione annunciata da Enrico Rossi, qualcosa di buono per fortuna si è visto a livello delle infrastrutture. Le elezioni, con l'italianissima corsa al taglio del nastro, hanno portato ad esempio al tanto sospirato sottopasso di via Livornese, un'opera senza dubbio fondamentale per evitare le lunghe code al passaggio al livello. Mentre se ne sono andati anche i famigerati ovi, una delle cose più assurde mai viste nella storia della nostra città.
E il centro storico? Se ne parla, è stato teatro di eventi anche importanti e da apprezzare ma fa registrare comunque sempre un turbinio di apri e chiudi di negozi che non è buon segno e pare difficile pensare di rivederlo ai fasti di un tempo, complice naturalmente anche la congiuntura economica a livello nazionale. L'economia, appunto, resta uno dei tasti dolenti del 2014, con crisi aziendali anche importanti che hanno colpito la nostra zona nella quale, al contrario, si registra sempre più massiccia e fiorente la presenza dei cinesi (di recente c'è stato anche il proliferare di ristoranti). In tema di sicurezza cambio della guardia al commissariato (Francesco Zunino al posto di Maurizio Di Domenico passato a Siena), mentre nel campo dello sport vetrina all'Empoli calcio per la sua nuova promozione in serie A e per come si sta comportando nel massimo campionato. Fra i fatti più brutti, sicuramente il rogo alla Mazzoni Ferro, sperando un giorno di sapere cosa è successo davvero visto che quel fumo lo abbiamo respirato tutti. Si chiude con una nota triste di questo 2014: il 18 marzo la città ha perso il Governatore della Misericordia Giovanni Pagliai, una persona di cui non finiremo mai di sentire la mancanza.
Sperando di non aver dimenticato niente di rilevante e nessuno (se così fosse ce ne scusiamo), non resta che augurare un buon 2015 alla nostra amata città ed a tutti gli empolesi. Come si suol dire, buona fine e miglior principio.
Marco Mainardi
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