
Quanto ci costano le missioni in Italia e all'estero dei membri toscani del governo Renzi? La rivista 'Wired' ha fatto i conti in tasca a tutti i ministri, vice e sottosegretari, per individuare come vengono rendicontate queste spese impiegate per le visite istituzionali. I conti sono stati effettuati tra i mesi di febbraio e novembre 2014.
Primo per carica e per cifra il premier Matteo Renzi. Il conto del primo ministro è salato: per 79 spedizioni Renzi si è fatto rimborsare 285.655,78 euro, di cui 36.322,99 per missioni italiane. Nessun dato aggiunto è noto sui singoli capitoli di spesa.
La lucchese Stefania Giannini, ministro dell'istruzione di Scelta Civica, ha chiesto solo 18.727,17 euro di rimborso. Il sottosegretario alla giustizia Cosimo Maria Ferri, nato a Pontremoli, ha raggiunto i 13.450,32 euro. Faccenda ben diversa per il viceministro alle infrastrutture Riccardo Nencini, nato a Barberino del Mugello: il suo rendiconto è di soli 280,10 euro, una spesa pressoché irrisoria. 802,02 euro per il sottosegretario all'ambiente di Campiglia Marittima Silvia Velo. Ben più alta la richiesta del viceministro agli affari esteri Lapo Pistelli: il fiorentino ha richiesto 1368,84 euro.
L'aretino ministro alle riforme costituzionali Maria Elena Boschi, il sottosegretario all'editoria Luca Lotti e quello allo sviluppo economico Antonello Giacomelli, nato a Prato, non hanno fatto domanda per il rimborso delle loro missioni. Neanche il sottosegretario all'istruzione Gabriele Toccafondi, di Firenze, ha preferito far domanda.
Elia Billero
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