
Lotta all'evasione, implementazione delle risorse destinate a internazionalizzazione, innovazione e cooperazione tra le imprese toscane e scommettere fortemente sulla trasparenza per favorire la produttività della pubblica amministrazione nel dialogo con le imprese. Sono le richieste inserite nella prima relazione contenente le proposte per il rilancio dello sviluppo economico della Toscana che saranno consegnate alle 19.00 di giovedì 18 dicembre al presidente della Regione Toscana Enrico Rossi al circolo Rondinella in occasione della presentazione del suo libro «Viaggio in Toscana» da Lapo Cecconi, portavoce della rete civica Gente di Toscana.
"I punti del documento elaborato – sottolinea Cecconi – sono un primo pacchetto di proposte che la nostra associazione civica si candida a sostenere per favorire lo sviluppo del nostro sistema regionale. L'obiettivo: contribuire alla creazione di un ecosistema toscano in cui le differenze e le peculiarità che caratterizzano la nostra regione possano esprimersi a pieno all'interno di una cornice unitaria.
In Toscana i dati del terzo trimestre 2014 illustrano una situazione che, nonostante i miglioramenti, rimane grave: il numero di persone alla ricerca di un lavoro nel 2014 ha raggiunto il picco dell'11,4% nel primo trimestre dell'anno mentre la disoccupazione giovanile si attesta sul 33%. I dati regionali sul commercio estero invece sono in controtendenza. Le esportazioni toscane hanno fatto segnare un balzo in avanti: se nel 2006 gli scambi oltreconfine avevano un valore di 24 miliardi e 500 milioni di euro, con la crisi il volume di merci scambiate è cresciuto raggiungendo i 31 miliardi e 300 milioni nel 2013. Un chiaro segnale della contrazione della domanda interna.
Le proposte che Gente di Toscana consegna al presidente Rossi – spiega – si inseriscono in questo quadro. Prima di tutto serve la creazione di un organismo regionale per la lotta all'evasione fiscale e gestione autonoma dell'Irap da parte della Regione Toscana. Creando una apposita struttura regionale che si intesti buona parte delle funzioni svolte dall'Agenzia delle Entrate per conto della Regione, si potrebbe dotare la Toscana di una importante arma con la quale combattere la propria lotta all'evasione fiscale. A cui si aggiunge la richiesta di una effettiva autonomia della Regione nella gestione dell’Irap, sia in termini di accertamento che (almeno) di contenzioso.
Chiediamo al Presidente Rossi anche una razionalizzazione delle risorse destinate agli incubatori da erogare sulla base di merito e non in maniera assistenziale: oggi la Toscana ne ha ben 10 (7 pubblici e 3 privati) ma offre i propri servizi ad un numero uguali a quelle incubate dal Trentino che ha 2 sole strutture (pubbliche) impiegando un terzo degli addetti toscani. Infine – conclude – sollecitiamo lo stanziamento di fondi destinati allo sviluppo di reti di impresa che aiutino le piccole aziende ad affacciarsi sul mercato internazionale. Con un piano definito – aggiunge – la Regione potrebbe filtrare i propri incentivi collegandone la concessione alla presenza in azienda di determinate caratteristiche ritenute facilitanti nei processi di competizione globale, come ad esempio la sottoscrizione di un contratto di rete o uno store online".
Fonte: Ufficio Stampa
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