Due quaderni del servizio educativo della Soprintendenza dedicati a via de' Tornabuoni

Via Tornabuoni

Con queste due pubblicazioni la collana del Servizio Educativo della Soprintendenza torna su un progetto avviato da Claudio Paolini nel 2008 con il volume dedicato a borgo degli Albizi e proseguito negli anni con monografie tese a ricostruire la storia dei singoli palazzi così come del contesto urbano di via de’ Benci, via de’ Bardi, via Cavour e di altre strade comprese all’interno di quella città storica di Firenze che, nel dicembre del 1982, l’Unesco inscriveva nella lista del patrimonio mondiale. L’eccezionale ricchezza di materiali offerta da via de’ Tornabuoni (sia per l’importanza dei suoi palazzi sia per quanto ha rappresentato e rappresenta come luogo di commerci e incontri) ha portato in questo caso a dare vita a due distinte pubblicazioni.

Il Quaderno numero 42 (di Claudio Paolini e Vincenzo Vaccaro) traccia le vicende della strada nel suo definirsi come spazio unitario, raccontando dei cantieri che nel tempo ne hanno parzialmente modificato l’arredo e il tracciato, per poi riflettere sui diversi criteri di restauro che nel corso del Novecento sono stati alla base di interventi ad alcune tra le più significative architetture della via. E ancora si ricostruisce la vita di quello che in tempi recenti è stato definito il ‘salotto d’Europa’, documentando come questa strada abbia visto la presenza – straordinaria per numero e fama degli ospiti – di molti dei massimi esponenti della cultura europea e americana tra Ottocento e primo Novecento, il tutto accompagnato da una ricca documentazione iconografica in parte inedita.

Il Quaderno numero 43 (di Alessandra Marino e Claudio Paolini) propone invece schede dedicate ai singoli palazzi redatte, oltre che sulla base di quanto documentato dai testi a stampa, grazie allo spoglio delle carte presenti negli archivi della Soprintendenza, fonte importantissima anche per documentare l’azione capillare e continuativa dell’Ufficio di tutela, volta non solo alla conservazione delle singole architetture ma a mantenere il decoro della strada nel suo insieme, al pari di quanto nel tempo hanno fatto le altre realtà preposte alla cura della città.

Le pubblicazioni, così come tutti i volumi della collana del Servizio Educativo da lungo tempo generosamente sostenuta dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, hanno lo scopo di far riscoprire gli spazi urbani della città, invitando cittadini e turisti a guardare con occhi nuovi e curiosi (rallentando il passo e avendo appunto come guida questi quaderni) vie e piazze fiorentine, troppo spesso percepite come luoghi di transito e non come testimonianze altissime della storia e dell’arte. In altri termini l’obiettivo è ricordare come proprio in ragione del suo essere un sistema organico, costituito da palazzi, logge, fontane e più umili case, l’Unesco ha dichiarato Firenze «una realizzazione unica, un capolavoro assoluto, frutto di una continua creazione durata sei secoli». Una realizzazione che tutti siamo tenuti a conservare e tramandare, facendo di questi spazi antichi un uso consapevole, che sempre più sarà attento in ragione di quanto ci sentiremo parte della sua storia e della sua bellezza.

Fonte: Ufficio Stampa

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