Sei timido? Evita la prima fila. Giorgio Montanini al Puccini

Nemico pubblico

Nemico pubblico

Giovedì 27 novembre 2014 - Giorgio Montanini con il suo monologo satirico Nemico pubblico ha lasciato di stucco gli astanti infrangendone ogni tabù.

Nel tentativo di distruggere i luoghi comuni, l’attore si è scagliato contro temi ordinari come  paternità,  sesso,  politica, morte  mettendoci la faccia e prendendo in giro sé stesso e il pubblico, rendendolo, appunto,  suo nemico. I temi dello spettacolo di per  sé non avrebbero niente di speciale, ma se considerati da un  punto di vista diverso dall’ordinario colpiscono il segno spingendo alla riflessione.

Tutt’altro che rassicurante, lo spettacolo di Montanini, nello sforzo di  arrivare al punto diventa a tratti anche blasfemo. Con un linguaggio turpe, vietato ai minori, l’attore porta in scena anche la religione, e simboli, che  a dir il vero, avrebbe potuto evitare di ridicolizzare.

Ma in altri frangenti è capace di far aprire gli occhi dimostrando che c’è razzismo, spregiudicatezza, disonestà in ognuna di quelle persone che predicano costantemente  bene e razzolano male sguazzando nell’ipocrisia dilagante della nostra società, toccando nervi scoperti, intaccando  quei valori e quelle convinzioni alla base della nostra esistenza.  Le  contraddizioni  della società moderna sono tante , troppe. Nessuno si assume le responsabilità di quel che succede; ormai il capro espiatorio di ogni male è sempre chi sta meglio di noi. Nel nostro piccolo tutti pecchiamo di ipocrisia insomma …

Con il suo One man show, infatti,  l’attore marchigiano non ha risparmiato proprio nessuno. Nemico Pubblico è un esempio di stand up comedy, uno spettacolo di genere umoristico anglosassone interpretato da un solo attore in scena senza  l’ausilio di nient’altro se non un microfono e battute pungenti. Ed infatti è proprio così che si è presentato sul palcoscenico. Senza nessun ausilio, inveendo  per un’ora, interagendo e mettendo in ridicolo i presenti. E per questo vi consiglio, se siete timidi, non mettetevi mai mai mai in prima fila …

Si sa, spesso basta una parolaccia e scatta la risata. E allora che risata sia. E chi se ne importa se l’anziana in prima fila si è beccata epiteti poco carini, o la ragazza seduta accanto a te è stata invitata a emulare una famosa stagista un tempo alla casa Bianca. Si sa, se si ride, tutto viene sdoganato e perdonato.

Tutto il marcio ci uniforma, e ci rende uguali? Montanini lo sa, mette in crisi le altrui convinzioni, diventa nemico del suo pubblico mettendone in ridicolo comportamenti comuni e diffusi, mettendolo di fronte alla realtà e alle proprie responsabilità. Se ne tira fuori? No, a dire il vero mette in ridicolo anche sé stesso, si mette al pari di tutti. E forse per questo diventa antipatico, antipatico perché troppo convinto di essere detentore di una verità solo da lui posseduta, ma se ne scorda subito dopo esser sceso dal palco.

Giorgio Montanini Nemico pubblico

Giorgio Montanini Nemico pubblico

Una satira che fa pensare, che lascia sbigottito il pubblico più per l’abuso di un linguaggio tutt’altro che candido e strappa risate o fa riflettere attraverso le sue battute al vetriolo. L’escamotage del linguaggio turpe  e delle volgarità per strappare una risata non mi ha mai convinta troppo, e anche se, ho trovato godibile lo spettacolo e pieno di spunti di riflessione, bè, penso che lo sarebbe stato ancor di più se epurato da almeno il cinquanta percento delle volgarità andate in scena.

Giusi Alessandra Vaccaro

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