E' andata nuovamente deserta l'asta pubblica con cui il Comune di Impruneta ha ritentato la vendita del terreno reso edificabile lungo la nuova circonvallazione di Impruneta, nonostante che per rendere il boccone più appetibile ad ottobre fosse stato provveduto a ridurre il prezzo a base d’asta da € 395.000 dello scorso anno, a € 280.000 dei precedenti tentativi.
Il Comune però non demorde e rilancia una nuova asta “pre-natalizia”, con un possibile ulteriore sconto del 20%: stavolta saranno infatti ammesse anche offerte “al ribasso” rispetto alla base d'asta di 280.000 €, fino anche al 20%, come risulta dall'avviso d'asta pubblicato nei giorni scorsi.
Scadranno infatti il prossimo 23 dicembre i termini per la presentazione delle offerte per partecipare all’asta per la vendita del terreno di proprietà (circa 5.313 mq di superficie catastale), ricompreso tra il parcheggio di via Roma e la sottostante circonvallazione, che potrà essere utilizzato ai fini edificatori "per l'intera potenzialità edificatoria indicata nelle schede del Regolamento Urbanistico", che è di 1.800 metricubi (circa 6 appartamenti da 100 metriquadrati).
Se l'ulteriore sconto natalizio fosse utilizzato a pieno ed invogliasse all'acquisto, superando la “malasorte” che ha colpito gli ultimi quattro tentativi di vendita, il risultato sarebbe che alle casse comunali potrebbe arrivare una cifra di poco superiore alla metà dell'importo - € 395.000 - ipotizzati appena l'anno scorso.
E' il risultato che si avrebbe se la possibilità della offerta al ribasso fino al 20% rispetto ai 280.000 € a base d'asta, fosse sfruttata per intero, considerato che un ulteriore 10% della cifra a cui sarà effettivamente venduta l'area rischia di prendere la via per Roma.
Qust'ultima è la gabella che è stata introdotta nel cosiddetto "Decreto del Fare", approvato dal Parlamento l’anno scorso, in cui è stato inserito un “geniale” emendamento del Governo in cui, è stabilito che il 10% delle risorse nette derivanti dalla alienazione di immobili di proprietà dei Comuni "venga destinato al fondo di ammortamento dei titoli di Stato" (salvo che - precisa la norma - una percentuale uguale non sia destinata per legge alla riduzione del debito del medesimo ente)".
"Una norma palesemente incostituzionale - evidenziano i Verdi per Impruneta - che si configura come una “appropriazione indebita” di risorse dei Comuni”.
Una simile disparità di risultati economici, a distanza di un anno, potrebbe indurre il Consiglio Comunale a rivedere la scelta di vendere quell'area – decisione che oramai risale alla precedente amministrazione - applicando una sorta di “moratoria” alla vendita, per valutare anche la possibilità di una sua diversa destinazione per finalità propriamente pubbliche".
"Un “utilizzo a diretto uso della comunità” - concludono i Verdi - tra cui, ad esempio, quello di poter dare una sede definitiva al rione del Pallò, considerato che quella “provvisoria” attuale, posta fuori dal paese, raggiungibile solo con mezzi privati, non dispone in prossimità di adeguate aree di sosta per i mezzi di trasporto privato dei rionali e dei numerosi partecipanti alle iniziative che si svolgono nel periodo di preparazione dei carri"
Il tutto ovviamente rimandato quindi (ancora una volta) .. all'esito della prossima asta natalizia.
Verdi per Impruneta
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