Questione sicurezza all'Opg, la Fns-Cisl scrive al provveditore: "Coinvolga le istituzioni, i 120 intenrati vadano in strutture dignitose"

(foto gonews.it)

Questa la lettera che Fabrizio Ciuffini, Segretario Generale FNS CISL - Toscana, ha scritto al Provveditore Regionale dell'Amministrazione Penitenziaria, in ordine ai problemi che stanno affrontando quotidianamente gli operatori di Polizia penitenziaria dell'OPG di Montelupo.

"Egregio Provveditore,
lo scorso 1° dicembre con una nota congiunta le OO.SS. del Personale di Polizia Penitenziaria di Montelupo Fiorentino hanno denunciato il gravissimo disagio che vivono i Colleghi all’OPG.
Dopo la riforma del 2006 che sanciva il passaggio delle competenze sull’assistenza sanitaria dei detenuti e degli internati al SSN si è avviato un processo di nuova gestione che ha inteso ribadire sostanzialmente che l’OPG è una Struttura Penitenziaria ma con prevalente attenzione ai bisogni sanitari dell’utenza, con la propensione a ritenere residuali i precedenti aspetti custodiali degli internati, con una Direzione Penitenziaria ed una Sanitaria. Questo, a detta del legislatore dell’epoca, avrebbe realizzato una svolta epocale nell’assistenza sanitaria in carcere, maggiormente per una Struttura come quella di Montelupo.
Ma tra il dire ed il fare c’è differenza, tanta differenza!

Qualche anno dopo ci ha pensato l’allora Presidente della Commissione Parlamentare, Ignazio Marino, a dare un ulteriore svolta alle vicende dell’OPG, con una intensa attività anche denigratoria che vide il Legislatore decidere che queste Strutture vanno superate e se ne devono creare di alternative, regionali, gestite esclusivamente dalle ASL. La data limite era il 31 marzo 2012, reiterato poi di anno in anno fino ad oggi, con nuova scadenza al 31 marzo 2015. Lo stesso Presidente della Repubblica ha dichiarato che non firmerà ulteriori proroghe a questa ennesima nuova scadenza (chissà se sapeva che a quella data, forse, il Presidente in carica potrebbe non essere più lui).
Per quanto è dato sapere, ad oggi, la possibilità che le Regioni non saranno pronte per il 31 marzo 2015 è molto più che una probabilità e questo – per la FNS CISL Toscana – diventa inaccettabile.

Con la scusa che ormai l’OPG è una esperienza esaurita, che si doveva solo “sopravvivere” per dare tempo ad altri di organizzarsi e predisporre Strutture, strumenti e Personale specializzato, si è chiesto tolleranza ad una gestione diversa alla Villa dell’Ambrogiana, senza che però nessuno avesse cambiato ragione giuridica all’Istituto. La sentenza Torrigiani ha poi fatto il resto. Si è pensato che in una Struttura che già operava diversamente da un normale penitenziario (questo da sempre) si poteva sperimentare sistemi di apertura che nei carceri si sono attuati con enormi difficoltà e cautele. E così apertura di celle è stata, tutti fuori, dalla mattina alla sera, indipendentemente se c’è o non c’è qualcosa da fare fuori dalle celle stesse, indipendentemente o meno dal fatto se le condizioni soggettive del singolo lo consentano.

Nessuno però ha ascoltato cosa dicevano a Montelupo i Poliziotti Penitenziari, che con quel tipo di “utenza” hanno operato per anni ed anni. Nessuno ha ascoltato i richiami ad una maggiore attenzione rispetto a quanta già non ne è stata usata nei carceri tradizionalmente intesi.

Abbiamo detto fino alla noia all’Amministrazione, ad ogni livello, che con Persone con i gravi problemi psichici, come la maggioranza dell’utenza dell’OPG, non è possibile sperimentare tecniche tipo “sentenza Torrigiani” senza elevare spropositatamente i rischi di sicurezza interna. A questa Organizzazione Sindacale non interessa dire “avevamo ragione noi”, alla FNS CISL Toscana interessa come è possibile interrompere questa lista infinita di aggressioni, vessazioni, offese verbali e fisiche, che i Poliziotti Penitenziari subiscono dagli Internati dell’OPG di Montelupo. Basta Provveditore, basta davvero !!!

Internati lasciati fuori dalle celle tutto il giorno, senza nessuna progettualità, senza un costante impegno su qualcosa da fare, senza una costante presenza di altri Operatori che li seguano e li assistano, significa favorire problemi di ordine e sicurezza interna. Non è il Sindacato che paventa questo rischio ma sono le numerosissime relazioni di servizio, denunce, interventi che si compiono quotidianamente che dimostrano concretamente che questa è la situazione a Montelupo.

Liti e zuffe continue tra Internati che, affetti da patologie e disturbi differenti tra loro, vengono a contatto ed i risultati sono frequentemente devastanti. E così, per evitare che si facciano male, molto male, i Poliziotti Penitenziari intervengono e le botte ( e ne volano di botte) le prendono spesso anche loro. Su questo basterà verificare i referti sanitari dell’ultimo biennio, le procedure attivate per notizie di reato (solo quest’anno almeno 40). Certo, per i “grandi riformatori” celle chiuse e la contenzione sanitaria (pur se in casi estremi ed in regime di TSO) non serve, è procedura disumana, è tortura.
Bene dott. Cantone, siamo d’accordo anche Noi, ma visto cosa accade e vista la situazione che denunciamo, anche oggi, chiediamo alla S.V. di avviare ogni utile urgentissima iniziativa per far cessare questa situazione. Lo deve al Personale di Polizia Penitenziaria perché è Lei la maggiore autorità dell’Amministrazione e del Corpo in questa regione.

La FNS CISL Toscana Le chiede anche di coinvolgere tutte le Istituzioni coinvolte dalle norme di Riforma affinché – il prima possibile – la Regione e l’ASL 11 si prendano in carico i circa attuali 120 Internati di Montelupo, per portarli in Strutture che finalmente saranno più dignitose dell’OPG, come dalle stesse sempre auspicato e come dal 2006 avrebbero già dovuto pienamente assicurare come prevede la legge. In quelle Strutture, esclusivamente con Personale Sanitario, sapranno certamente gestire più  efficacemente risse ed aggressioni (oggi all’ordine del giorno) e senza bisogno di isolamento e/o contenzione sanitaria.

Dismettere la funzione dell’OPG e dimettere gli Internati dalla Villa dell’Ambrogiana consentirà di destinare finalmente gli spazi, ristrutturati recentemente e con grande impegno economico pubblico (sono stati spesi non meno di 5 milioni di euro) ad un uso più consono per lo Stato, più coerente per l’Amministrazione Penitenziaria visti i problemi di sovraffollamento carcerario, più dignitoso per la professionalità del personale di Polizia Penitenziaria.
In attesa di un Suo urgente cenno di riscontro e disponibili all’apertura di un tavolo dove confrontarci tra Amministrazione ed OO.SS. del Personale, si porgono distinti saluti".

Fabrizio Ciuffini, Segretario Generale FNS CISL - Toscana

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