
La RSA UGL del Cup Metrolitano del Call Center di Firenze, unitamente alla UGL TERZIARIO, con il presente comunicato intende chiedere chiarimenti all’Azienda Sanitaria sulle modalità di inserimento degli operatori del Call Center del CUP Metropolitano.
Non possiamo che apprendere con soddisfazione ma anche con molta meraviglia, le dichiarazioni apparse sugli organi di stampa e dai comunicati su “ASF Informa” della revoca dell’iter amministrativo per l’aggiudicazione della gara del CUP, e dunque aver di fatto annullato l’affidamento ad azienda esterna il servizio di Call Center. Questo gesto che arriva tardivamente, viene passato come un alto senso di responsabilità, e tale sarebbe stato se le OO.SS. e i lavoratori fossero stati ascoltati quando avevano lanciato in anticipo l’allarme del rischio fondato, chiedendo la sospensione dell’apertura delle buste, e l’apertura di un tavolo sindacale.
Adesso appare più verosimilmente come un senso di colpa per coprire l’inefficienza del servizio CUP che ne sarebbe derivata e di tutto il sistema della gestione degli appalti.
Questa decisione, non certamente scontata, è solo il risultato di un fallimento dell’Azienda Sanitaria in ambito di appalti e gare, e non certamente la vittoria di nessuno.
Il sistema d’appalto attuale dei servizi affidati attraverso l’offerta economicamente più vantaggiosa, dove ai lavoratori non vengono garantite piene tutele sul mantenimento del loro posto di lavoro e sulla retribuzione acquisita negli anni con esperienze professionali, non è, e non può essere l’unico sistema.
Gli appalti aggiudicati al massimo ribasso sono spesso l’anticamera dei licenziamenti.
L’esempio più recente sono i circa 500 addetti alle pulizie e alla sorveglianza nelle scuole della provincia di Firenze, per i quali la ditta aggiudicatrice ha aperto la procedura di mobilità dopo un taglio di circa il 40% delle risorse di stato iniziato dal 2009.
Non è più accettabile che gli appalti banditi per l’affidamento dei servizi siano vinti da aziende che fanno offerte al massimo ribasso. Deve essere posto necessariamente un limite di offerta sotto il quale non si possa scendere, così che non vengano compromesse le garanzie occupazionali, come nel caso del CUP Metropolitano per il quale si è arrivati ad un ribasso fino al 32% !
Adesso pretendiamo trasparenza e garanzie occupazionali per gli 85 lavoratori del Cup Metropolitano telefonico anche dalla ASL.
Per questo l’UGL, quale 2° Sindacato presente nell’attuale Azienda Heureca Srl, con il proprio Rappresentante Sindacale Aziendale ha inoltrato una richiesta d’incontro il 22 novembre u.s. senza ricevere risposta di convocazione alcuna, mentre ad oggi la Direzione ASL si è confrontata con una sola O.S. , ponendo in evidenza un comportamento a dir poco discriminante e antisindacale.
Pertanto la UGL Territoriale e la RSA UGL, in attesa di ricevere entro breve la convocazione richiesta, chiedono anche che la Direzione dell’Azienda Sanitaria convochi un’assemblea nella quale siano presenti tutti gli 85 lavoratori, nella quale siano loro riferiti maggiori dettagli in merito alle dichiarazioni apparse su Informa ASF nel comunicato stampa n. 219 dove si afferma : “avendo deciso di inserire il servizio a pieno titolo all’interno delle proprie strutture organizzative, avvalendosi degli strumenti che consentono il riassorbimento delle professionalità maturate e la tutela dei posti di lavoro: 85 persone impegnate a coprire un organico di 55 posti che finora hanno assicurato l’alta qualità del servizio erogato”.
Sulla questione abbiamo evidentemente ancora alcuni quesiti e chiarimenti che attendono risposte.
Fonte: Ugl Firenze
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