Ben 70 chilometri uniti idealmente da una 'sinergia' tra presepi storici. E' stata presentata questo pomeriggio, venerdì 28 novembre, a San Miniato 'Terre di Presepi', l'iniziativa di un comitato di coordinamento promosso dalla Diocesi di San Miniato, con la collaborazione di quelle di Firenze e Volterra.
"E' un'occasione - ha spiegato l'organizzatore, Fabrizio Mandorlini - per meditare il Natale e conoscere tante realtà storiche e piccoli borghi nel cuore della Toscana. La collaborazione che siamo riusciti a mettere in piedi con questa iniziativa non è scontata di questi tempi e ci riempie di soddisfazione".
Il percorso unirà quindi gli oltre centomila visitatori dei presepi storici toscani dello scorso anno. Alla conferenza stampa di presentazione hanno preso parte anche gli assessori alla cultura dei Comuni di San Miniato, Castelfranco di Sotto e Montopoli Valdarno e Morello Morelli, vicario della diocesi di San Miniato.
Il percorso di Terre di Presepi:
Castelfiorentino: La 'Via dei presepi' vede il centro storico del paese alto arricchito di tantissimi Presepi (oltre 50) realizzati da artisti, oltre che dagli abitanti del paese ed esposti un po' ovunque: nei fondi, sui davanzali delle finestre, nelle chiese, nei locali dell'ex carcere, nella casa di riposo per anziani, all'aperto.
Firenze: All’Isolotto il Presepe Dè Bassi sarà proposto in una forma completamente nuova. I presepisti della Parrocchia hanno deciso di rinnovare completamente il loro presepe che aveva avuto ottimi apprezzamenti e tanti visitatori. Nuova impostazione, dunque, nuove scenografie, nuovi personaggi. Tutto è in movimento. Dopo dodici mesi di lavoro ininterrotto, l'opera è pronta per essere ammirata dai visitatori. Apertura il 13 dicembre.
San Miniato: A Cigoli, nel paese dove ha visto i natali il noto pittore Lodovico Cardi, nei locali attigui al santuario della Madre dei Bimbi, dagli anni Novanta si può trovare nel tempo di Natale un presepe d’eccezione. Si tratta di un presepe tecnologico di grandi dimensioni, tra i più grandi in Italia, dove tutti i personaggi, realizzati nei minimi particolari si muovono al ritmo e con i tempi della giornata.
Signa: A Lecore la bellezza è quella che colpisce entrando nella piccola chiesetta della piana di Signa, sperduta in mezzo alla campagna, alle porte con un tempo passato che non ha confini. Il visitatore rimane senza fiato perchè il Presepe è tutta la chiesa, occupa tutto lo spazio dell'altare e dell'abside ed arriva fino quasi al tetto attraverso il coinvolgimento anche delle opere presenti come il Crocifisso.
Montopoli in Val d'Arno: Lo splendido chiostro adiacente al Santuario della Madonna di Sa Romano fa da cornice a un presepe storico e di grandi dimensioni. Dopo 88 anni il presepe con i suoi 300 metri quadrati costruiti in due mesi di lavoro mantiene intatto il suo fascino, arricchito quest'anno dalla possibilità di entrare all'interno dell'opera.
San Miniato: il presepe è a grandezza umana. E’ quanto ha allestito sul retro del Seminario, in un percorso di oltre 500 mq l’artista sanminiatese Mario Rossi. Il presepe è a grandezza naturale e i personaggi sono gli stessi visitatori che si trovano avvolti in atmosfere suggestive e inusuali. Intorno alla Capanna ruotano scorci di vita e di mondo, di storia millenaria, di lavoro e di preghiera.
Casciana Terme Lari: Nel novembre 2003 è stato inaugurato a Usigliano, un piccolo paese in provincia di Pisa,il Museo del Presepe, unico in Toscana (visitabile tutto l'anno su appuntamento). Il percorso inizia dalla cantina, che ospita metà dei presepi nelle nicchie che si aprono sul lungo corridoio fra tini e grandi botti. Riproducono in scala e con molta accuratezza di particolari scene della nascita di Gesù ambientate in borghi ottocenteschi toscani, oppure in grotte ed ambienti della Palestina.
Vinci: A Petrio alle pendici della città di Leonardo da Vinci, il presepe è completamente meccanizzato. L’acqua non manca con tutte le sue cascate passando sotto i ponti e attraverso i mulini fino a perdersi in due laghetti dove oramai da anni vivono una famiglia di pesci rossi incuriositi dalle barchette che si muovono e soprattutto da un pesciolino finto che un pescatore muove in acqua.
A Montopoli Val d'Arno l'antica tradizione del rivive nella pieve di S. Stefano dove un gruppo di presepisti realizzano nella sacrestia un grande presepe tradizionale. A pochi metri nel Conservatorio di Santa Marta è possibile ammirare una collezione di presepi realizzati interamente con materiali di scarto da Roberto Cipollone, in arte Ciro.
Gambassi Terme: A Montignoso il presepe racconta l'intera vita di Gesù ed è diviso in due parti. Nella prima viene raffigurato quanto i cosiddetti Vangeli dell’infanzia narrano di Gesù. Tutta la scena della divina nascita è illuminata con una luce fioca come di piccolo fuoco acceso, ma una luce forte e calda parte dalla mangiatoia e, illuminando la statua di Gesù Bambino, va a colpire i volti di Maria SS.ma e di S. Giuseppe. Una grande stella cometa svetta sulla grotta rendendo il tutto molto suggestivo. La seconda parte del presepe raffigura la vita pubblica di Gesù.
Calci: La tradizione dei grandi presepi a Calci si rinnova con il Presepio che cresce di Nicosia. Viene costruito, ogni anno diverso, all’interno della chiesa, unica parte restaurata di un grande convento abbandonato. E’ stato definito “Il Presepio che cresce” perché ogni anno vede aggiungersi nuovi personaggi e nuove ambientazioni. I personaggi hanno le parti visibili in gesso, lavorato e pitturato pezzo per pezzo, e sono rivestiti con abiti veri, realizzati ricercando tessuti adatti al luogo e all’epoca. Anche quest’anno il “Presepio che cresce” si arricchirà di nuovi personaggi ed ambientazioni che dovranno però essere una sorpresa per i visitatori.
- La presentazione del progetto ‘Terre di presepi’ a San Miniato Basso
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