
“Anche in questo momento di forte contrasto tra le organizzazioni sindacali, con la Fiom che ha portato in fabbrica perfino Maurizio Landini, la linea politico-sindacale della Fim e della Cisl conferma la propria tenuta al Pignone, dove otteniamo lo stesso numero di voti e di delegati rispetto alle precedenti elezioni.”
E’ il commento del segretario della Fim-Cisl di Firenze e Prato, Alessandro Beccastrini, ai risultati delle elezioni per il rinnovo delle Rsu al Nuovo Pignone di Firenze, dove la Fiom resta prima organizzazione, ma anche la Fim conferma i suoi 9 delegati grazie a 598 voti. Erano stati solo 9 in più 3 anni fa, ma con una partecipazione al voto superiore, seppure di poco. E proprio la bassa affluenza al voto spinge Beccastrini a un’ulteriore riflessione: “Hanno votato –dice- 2140 lavoratori; e pur considerando che al Pignone sono numerosi i lavoratori ‘in missione’ all’estero e quindi impossibilitati a votare, si conferma una partecipazione al voto attorno al 50%, mentre nelle altre aziende italiane è attorno all’80%. Questo dato deve far riflettere tutte le organizzazioni sindacali e spingerci a trovare il modo di parlare anche a quella metà dei lavoratori del Pignone che non hanno votato.”
Fonte: Cisl Toscana - ufficio stampa
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