Università, al via le borse di studio 'Sangalli' per le scienze umane

Il 'taglio del nastro' delle nuove borse di studio
Il 'taglio del nastro' delle nuove borse di studio

Il 'taglio del nastro' delle nuove borse di studio

Borse di studio, premi e finanziamenti per progetti di ricerca in scienze umanistiche. Per sostenere quei giovani ricercatori nelle materie per cui in Italia ci sono sempre meno assegni di ricerca. E' questa la mission con cui è stato inaugurato oggi a Firenze l'Istituto Sangalli per la storia e le culture religiose. Una sorta di fucina di ricerca innovativa nell'ambito della storia e delle culture religiose, appunto, attraverso la promozione e il sostegno a giovani studiosi meritevoli. Una realtà del tutto privata.

Fondatore e presidente dell'Istituto, Maurizio Sangalli, classe 1968, docente di storia medievale e moderna all'Università per stranieri di Siena. Al taglio del nastro di questo pomeriggio presso la sede in piazza di San Firenze, anche alcuni giovani ricercatori che trovano all'estero quel sostegno che, dicono i promotori, manca "quasi del tutto" in Italia: Angela Bellone, Lucio Biasori, Andrea Felici, Laura Fenelli e Bruno Pomara Saverino.

"Questi cinque giovani studiosi - spiega Maurizio Sangalli, fondatore e presidente dell'Istituto - rappresentano al meglio un 'campione' di quanto il sistema di istruzione superiore in Italia ha saputo produrre e di quanto sta perdendo, a meno che non solo le istituzioni pubbliche, ma soprattutto l'iniziativa privata, non comincino a sostenerli concretamente". All'Istituto Sangalli sono arrivati anche un messaggio del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in cui si sottolinea l' "esempio virtuoso di intelligente destinazione di risorse private per sostenere le capacità e le competenze dei giovani, auspicabilmente foriero di fruttuose sinergie con altri enti e istituzioni di ricerca".

L'attività dell'Istituto Sangalli ha assegnato già una borsa di studio a Laura Fenelli, che si sta occupando del culto per un'icona miracolosa, quella di San Domenico di Soriano, tra Italia, Spagna e Nuovo Mondo in età moderna. Nel mese di dicembre sarà inoltre pubblicato un bando per una borsa di studio annuale specificamente indirizzata a giovani studiosi di temi socio-religiosi. Presenti all'inaugurazione infatti c'erano anche i rappresentati delle cinque comunità religiose presenti a Firenze.

Il 'taglio del nastro' delle nuove borse di studio

Il 'taglio del nastro' delle nuove borse di studio

"La nascita dell'istituto è un segnale importante per la ricerca, che molte volte in Italia si forma, va via perché non ci sono risorse e non torna. È un'opera meritoria perché di vitale importanza per il nostro patrimonio culturale. Grazie per aver scelto Firenze come sede dell'istituto". Così il vicesindaco di Firenze, nonché assessore all'educazione, all'università e alla ricerca Cristina Giachi ha commentato l'inaugurazione dell'Istituto Sangalli. "L'obiettivo non può essere erigere muri tra Italia ed estero, o di immaginare forme di autarchia culturale. Se i nostri studiosi sono capaci di inserirsi nelle migliori équipe del mondo, cerchiamo piuttosto di fare in modo che la loro esperienza sia utile anche alla ricerca e agli studenti italiani. Questo è uno degli obiettivi dell'Istituto Sangalli e siamo sicuri che questa scelta avrà effetti positivi sulla ricerca e sull'insegnamento in città e altrove", ha aggiunto.

«L’Italia è afflitta da una paradosso: forma giovani capaci di inserirsi senza difficoltà nelle istituzioni più prestigiose del mondo, ma molto spesso non è né in grado di offrire loro condizioni di lavoro equivalenti, né di attirare giovani formati altrove. Fa quindi piacere per arginare un flusso quasi sempre soltanto in uscita, che non è né giusto né buono per il nostro Paese, si possa trovare un piccolo ma significativo aiuto grazie alla nascita dell’Istituto Sangalli».
Lo ha detto la vicesindaca e assessora all’università e alla ricerca Cristina Giachi inaugurando, questo pomeriggio in piazza San Firenze, l’Istituto Sangalli per la storia e le culture religiose, un’istituzione laica e non confessionale, indirizzata alla conoscenza e allo studio della storia e delle culture religiose, senza alcuna distinzione tra le varie confessioni.

«L’obiettivo – ha aggiunto la vicesindaca Giachi – non può essere erigere muri tra Italia e estero, o di immaginare forme di autarchia culturale. Se i nostri studiosi sono capaci di inserirsi nelle migliori équipe del mondo, cerchiamo piuttosto di fare in modo che la loro esperienza sia utile anche alla ricerca e agli studenti italiani. Questo è uno degli obiettivi dell’Istituto Sangalli e siamo sicuri che questa scelta avrà effetti positivi sulla ricerca e sull’insegnamento in città e altrove».

Fondatore e presidente dell’Istituto è Maurizio Sangalli, docente di storia medievale e moderna all’università per stranieri di Siena. Al taglio del nastro di questo pomeriggio anche alcuni giovani ricercatori lavorano all’estero: Angela Bellone, Lucio Biasori, Andrea Felici, Laura Fenelli e Bruno Pomara Saverino.
«Questi cinque giovani studiosi – ha spiegato Maurizio Sangalli - rappresentano al meglio un 'campione' di quanto il sistema di istruzione superiore in Italia ha saputo produrre e di quanto sta perdendo, a meno che non solo le istituzioni pubbliche, ma soprattutto l'iniziativa privata, non comincino a sostenerli concretamente».

Il 'taglio del nastro' delle nuove borse di studio

Il 'taglio del nastro' delle nuove borse di studio

All’Istituto Sangalli è arrivato anche un messaggio del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in cui si sottolinea l’«esempio virtuoso di intelligente destinazione di risorse private per sostenere le capacità e le competenze dei giovani, auspicabilmente foriero di fruttuose sinergie con altri enti e istituzioni di ricerca».

L’attività dell'Istituto Sangalli ha assegnato già una borsa di studio a Laura Fenelli, che si sta occupando del culto per un’icona miracolosa, quella di San Domenico di Soriano, tra Italia, Spagna e Nuovo Mondo in età moderna. Nel mese di dicembre sarà inoltre pubblicato un bando per una borsa di studio annuale specificamente indirizzata a giovani studiosi di temi socio-religiosi. Presenti all’inaugurazione infatti c’erano anche i rappresentati delle cinque comunità religiose presenti a Firenze.

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