Lettera a lavoratori della Trw: l'azienda intende chiudere. La Regione non ci sta

Trw ha inviato una lettera ai lavoratori comunicando l'intenzione di procedere alla chiusura dello stabilimento. "Ci rendiamo conto che la chiusura dello stabilimento avrà un impatto negativo su tutti voi - si legge nella lettera arrivata oggi ai lavoratori - tuttavia i cambiamenti radicali del mercato automotive ci hanno portato a questa decisione. Siamo pronti ad avviare con i rappresentanti sindacali le trattative circa i termini e le condizioni che accompagneranno la chiusura dello stabilimento".

Rossi, dall'azienda affronto anche al Governo

Un "comportamento inaccettabile da parte dell'azienda: la Regione si mobiliterà a fianco dei lavoratori per chiedere al governo un incontro urgente. Questo è un affronto anche nei confronti del Governo che aveva fissato un incontro il 20 con il board americano. E' una cosa che non ci possiamo permettere. Bisogna intervenire". Queste le parole del presidente della Toscana Enrico Rossi dopo che la Trw ha inviato ai dipendenti una lettera in cui annuncia la chiusura dello stabilimento di Livorno. Proprio stamani Rossi a Livorno ha incontrato i lavoratori della Trw che gli hanno mostrato la lettera dell'azienda.

"Un'ingiustizia inaccettabile, questi lavoratori stanno facendo una battaglia costituzionale - ha aggiunto Rossi - Non si può pensare di chiudere uno stabilimento da un giorno all'altro con un frego di penna mandando a casa 450 persone". La lettera verrà consegnata nel pomeriggio al prefetto di Livorno che incontrerà alle 16 una rappresentanza di sindacati e lavoratori.

Simoncini su Trw: "Una provocazione inutile la lettera ai lavoratori"

"Un altro atto poco responsabile da parte di Trw. Non trovo altra definizione per una lettera improvvida ed impropria che, mentre è aperto il confronto al tavolo del Governo, salta le organizzazioni sindacali per far presente la volontà di chiusura e la disponibilità di risorse per i lavoratori".

Così l'assessore alle attività produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini commenta la notizia della lettera inviata oggi ai lavoratori dell'azienda livornese.

"È una mancanza grave di rispetto verso lo stesso Governo e le istituzioni – prosegue - una inutile e grave provocazione, quando invece sarebbe necessario svolgere ogni sforzo per non acuire le tensioni e trovare soluzioni che salvaguardino l'occupazione".

"Sono certo che i lavoratori sapranno dimostrare una volta di più il loro alto senso di responsabilità – conclude l'assessore – e che dall'incontro del 20 possano determinarsi comportamenti e volontà diverse da parte dell'azienda. Comunque la Regione sarà in prima fila per difendere i diritti dei lavoratori".

De Vincenti, dall'azienda una scelta inopportuna

"Il Governo considera impropria e inopportuna l'iniziativa adottata oggi dalla TRW che introduce un ulteriore elemento di tensione nella già difficile situazione dello stabilimento di Livorno".

E' quanto afferma il vice ministro allo Sviluppo Economico Claudio De Vincenti a commento delle lettere inviate oggi ai 450 dipendenti dall'azienda americana (che opera nel settore automobilistico) nelle quali si conferma la volontà di chiudere il sito toscano e si anticipa l'intenzione di incentivare le uscite volontarie dei lavoratori.

Il consiglio di Livorno sospende la seduta, solidarietà a Trw

Il Consiglio comunale di Livorno ha sospeso la seduta per solidarietà ai lavoratori della Trw. La seduta è stata sospesa dal presidente del Consiglio comunale, Giovanna Cepparello, dietro votazione, per consentire ai consiglieri e alla giunta di andare a manifestare solidarietà al presidio dei lavoratori Trw sotto la prefettura. I lavoratori dell'azienda di componentistica stamani hanno ricevuto una lettera dell'azienda in cui si comunica la decisione di chiusura dello stabilimento.

Velo, lettera atto grave, azienda la ritiri

"Da Livorno, da sottosegretario all'Ambiente e da deputata voglio esprimere solidarietà ai lavoratori della Trw e in particolare ai 450 che hanno ricevuto queste lettere di licenziamento. È un atto unilaterale gravissimo dell'azienda che non solo è un affronto ai lavoratori coinvolti ma mostra una mancanza di rispetto verso il governo che sta lavorando per risolvere una crisi aziendale gravissima e che ha appena convocato un tavolo per il 20 novembre".

Lo afferma il sottosegretario all'Ambiente Silvia Velo aggiungendo che proprio perché "c'è una trattativa aperta, questa azione dell'azienda ha il sapore dell'arroganza che questa città e questi lavoratori non meritano". Il sottosegretario chiede quindi di &ldquoritirare questa lettera e di rasserenare un clima che non ha bisogno di essere ulteriormente inasprito".

"Trw, un atto grave da parte dell'azienda". Nota della Uil

"È una storia che si ripete e a cui siamo ormai abituati, ma dobbiamo reagire affinché la Trw di Livorno non chiuda". Questo il commento a caldo del Segretario della Uil Toscana Francesca Cantini sulla lettera che oggi l'azienda ha inviato ai lavoratori in cui annuncia la imminente chiusura.

"Un atto grave da parte di un'azienda legata a doppio filo con la storia della città - ha aggiunto Cantini - È importante aprire subito un tavolo per scongiurare la chiusura della Trw, che sarebbe un colpo mortale per un'area industriale come quella livornese che ha subito pesantemente i colpi della crisi".

"Chiediamo alla politica di attivarsi subito per mettere in campo ogni sforzo possibile - è l'appello di Cantini - È essenziale mantenere in piedi lo stabilimento e quindi i posti di lavoro".

La nota di SEL Livorno

Irricevibile! Non troviamo altre parole per commentare il diktat indirizzato dalla TRW ai Lavoratori della filiale livornese. Ci battiamo da anni contro l'inaccettabile formula delle dimissioni in bianco, vero e proprio invito all'eutanasia lavorativa che non è davvero applicabile in uno stato democratico. Ricordiamo ancora le parole di Giorgio Airaudo all'indirizzo del sottosegretario all'economia Paola De Micheli nel corso della trasmissione Ballarò dell'11 nov. scorso. Con queste si sollecitava l'intervento immediato del governo in modo da anticipare il tavolo di crisi convocato per il 19 p.v.
Il parlamentare di Sinistra Ecologia Libertà non è ricorso al populismo gridato, così come è stato fatto nell'occasione da altri ospiti presenti, ma puntava l'indice sulle responsabilità del committente principale della TRW, la FIAT del sig. Marchionne. Ricordava come la Stessa "non ci può lasciare solo i disoccupati. Questa è la più grande fabbrica di Livorno". Era un grido disperato, consapevole della situazione, tanto da prevedere quello che sarebbe potuto accadere.
Riteniamo doveroso accelerare i tempi per dare gambe a quella che deve essere considerata una vera e propria "vertenza livornese".
In gioco c'è il destino di centinaia di famiglie. Nessuno può permettersi di disegnare frasi ad effetto senza capire che l'unica via è rappresentata dall'unità delle forze politiche democratiche, delle organizzazioni sindacali, e degli stessi cittadini che possono davvero rappresentare un collante per dare forza ad un tavolo propositivo e di confronto che abbia un peso rilevante. Respingiamo al mittente le "proposte" dell'Azienda aprendo subito un "fronte" largo e condiviso che dia vita ad un tavolo di risposta che coinvolga e rappresenti tutte le componenti sociali della Nostra città. La "vertenza livornese" per Noi è già aperta e saremo in prima fila, a fianco dei Lavoratori.

Circolo SEL Franca Rossi di Livorno

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