
Un respiro di sollievo per il Comune di Cerreto Guidi. Il Consiglio dei Ministri ha dichiarato oggi, giovedì 23 ottobre, lo stato di emergenza per tutte le aree colpite dagli eventi atmosferici dello scorso 19 settembre.
A beneficiarne, ovviamente, ci sono anche le frazione di Stabbia e Lazzeretto, completamente devastate dal 'downburst'.
"Siamo molto felici - spiega il sindaco Simona Rossetti - perche è il riconoscimento che Cerreto Guidi attendeva per ripartire".
Il CdM ha chiesto al Ministro dell’Economia di valutare il differimento al 20 dicembre dei termini di versamento dei tributi statali per i soggetti che hanno subito danni. Inoltre sarebbero pronti 3.250.000 di euro per la ricostruzione di strutture pubbliche o private da ripartire fra le Province toscane colpite (Firenze, Prato, Pisa, Lucca e Pistoia).
Quali siano le imposte che entreranno nel pacchetto della delibera e quanti fondi arriveranno a Cerreto Guidi non è ancora chiaro, ma quello di oggi è sicuramente un risultato importante per un Comune che sta tutt'ora facendo i conti con gli ingenti danni provocati (si parla di circa 80 milioni di euro totali)
Per gli interventi di somma urgenza, infatti, il Comune ha già dovuto approvare una variazione di bilancio e ha stanziato circa 1,6 milioni di euro, una somma che ha messo a dura prova le casse dell'Ente: proprio il sindaco Rossetti aveva dichiarato di aver bisogno di qualche fondo "per andare avanti con il nostro programma".
Quindi, dopo i 5 milioni stanziati dalla Regione qualche giorno dopo l'evento, arriva anche dal Governo un importante sostegno alla popolazione colpita.
"Fin da subito - spiega il sindaco Rossetti - abbiamo cercato di ottenere lo stato di emergenza cercando di non far spegnere i riflettori sulla tragedia utilizzando i media e i social network".
"Voglaio ringraziare - conclude - il presidente del Consiglio Renzi e tutto il CdM". Il sindaco lancia anche uno speciale ringraziamento a Dario Parrini, Laura Cantini e il sottosegretario Luca Lotti, che hanno portato a Roma le istanze del territorio.
I fondi saranno trasferiti alla Regione con cui il Comune dovrà interfacciarsi: "Abbiamo rendicontato tutte le spese alla Regione che è in possesso anche del rapporto della protezione civile e le schede del Genio Civile. Entro 180 giorni vedremo i risultati".
La scelta del Consiglio dei Ministri è una boccata d'aria fresca: il Comune, ora sicuro di un rientro di fondi, può lavorare 'in deroga' al patto si stabilità e liquidare tutte le spese di somma urgenza.
Giovanni Mennillo
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