Pianificazione territoriale, Anci: "E' questa la vera sfida con cui ci misureremo"

"Quella della pianificazione territoriale di area vasta, una pianificazione che va cioè oltre i confini amministrativi, è la vera sfida su cui i Comuni saranno chiamati a misurarsi da qui in avanti". Ad affermarlo è il segretario generale di Anci Toscana Simone Gheri che ha preso parte oggi al convegno "La pianificazione territoriale di area vasta" promosso a Scandicci da Anci Toscana in collaborazione con INU, l'Istituto nazionale di urbanistica.

"In questa sfida noi ci stiamo, coi nostri sindaci, con le strutture dei Comuni e come Associazione - prosegue Gheri - tanto che abbiamo inserito questo tema anche nella nuova proposta di legge urbanistica. Anche perché è strettamente collegata ad un'altra prova che ha ancora più valenza per i cittadini: andare nella direzione non più di un piano strutturale per singolo Comune, ma di un Piano che vada oltre i confini amministrativi. Questo vale ancora di più per la Città metropolitana".

L'iniziativa, a cui hanno portato il proprio contributo anche esponenti di amministrazioni locali di altre regioni,  ha visto la partecipazione anche di numerosi sindaci della Città metropolitana di Firenze. "Ringraziamo l'Anci per aver scelto Scandicci come luogo di discussione per l'Urbanistica - dice il sindaco Sandro Fallani - definendo così a livello regionale un ruolo della nostra città sui temi dell'innovazione".

"La Città metropolitana rappresenta un'occasione da cogliere al volo, un banco di prova per una nuova generazione di amministratori - afferma il sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi - Questo riusciamo a farlo uscendo dalla problematica iniziale, quella di un ente nato da un processo di ingegneria istituzionale, calato dall'alto, e rendendolo qualcosa di vissuto dai cittadini".

In quest'ottica i  prossimi passaggi, ovvero lo Statuto e il Piano strategico "devono servire - aggiunge Fossi - a dare un'anima alla Città metropolitana e in questo ha un ruolo fondamentale la politica. In particolare il Piano strategico dovrà essere costruito in modo partecipato con le forze attive dei territori. Il convegno di oggi ha rappresentato un po' le prove generali in questo senso, un preludio positivo a quella collaborazione che ci deve essere affinché questo nuovo ente, pieno di potenzialità, non sia la fotocopia sbiadita della Provincia, ma venga percepito come qualcosa che migliora la vita dei cittadini".  

"L'istituzione delle città metropolitane rappresenta un'occasione per rinnovare e collegare le nuove geografie istituzionali con le nuove geografie territoriali - commenta la presidente di INU Silvia Viviani -. La pianificazione di livello metropolitano dovrebbe avere caratteristiche strategiche ben definite, così da generare progetti di territorio, in particolare relativamente a reti sia fisiche che immateriali: mobilità, reti ecologiche, infrastrutture naturalistiche e digitali".

"L'istituzione della città metropolitana apre sperimentazioni di grande interesse per quanto riguarda le forme dell'intercomunalità", ha detto l'assessore regionale Anna Marson (urbanistica, pianificazione del territorio e paesaggio).

"Per quanto riguarda la Toscana, la crescente asimmetria di fatto del policentrismo regionale, che negli ultimi decenni ha visto concentrarsi abitanti, posti di lavoro, infrastrutture e in generale investimenti nelle aree più prossime a Firenze, rischia tuttavia di uscirne ulteriormente rafforzata. Il ruolo della Regione, anche nel campo del governo del territorio, sarà decisivo per evitare tale rischio”.

 

Fonte: Anci Toscana

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