Stabbia, il giorno dopo: milioni di danni. Documentario di gonews.it: "Non c'è rimasto più un pino"

Stabbia devastata dal maltempo (foto gonews.it)


"Non c'è rimasto più un pino". È la frase che più si è sentita tra le persone questa mattina, sabato 20 settembre, a Stabbia, frazione di Cerreto Guidi, il giorno dopo la tromba d'aria e la maxigrandinata che ha messo in ginocchio il paese, oltre a quello contiguo di Lazzeretto. Si parla di tre minuti di terrore. Tre minuti che sono bastati a rendere un tranquillo luogo ai margini del Padule di Fucecchio in una zona disastrata. Appena si arriva in paese si ha subito la percezione del disastro: le stime che parlano di quattro case su cinque con tetti danneggiati sono evidenti a occhio nudo. A terra un grande strato di terra rossa, frutto delle tegole che si sono sbriciolate. In aria l'odore dei calcinacci, fuori dal paese quello dell'uva marcia, con il raccolto delle vigne praticamente perduto.

Moltissime le famiglie in ginocchio tra auto distrutte, tetti divelti, garage e rimesse che non esistono praticamente più. In alcune zone non ci sono né acqua né luce, anche le linee telefoniche hanno problemi. All'agriturismo Corte in Poggio, sopra il paese, per fornire acqua ai turisti si è dovuto attingere dalla piscina. Sulle pareti fori come quelli dei proiettili dovuti a una grandinata eccezionale.

"Ho 57 anni è non avevo mai visto nulla di simile", commenta una signora in paese di fronte al negozio di fotografia di Giovanni Rastrelli il quale, per salvare la vetrina, ha avuto l'intuizione di aprire anche la porta sul retro e non creare l'effetto compressione.

Quello che invece non è stato in un negozio di parrucchiera del centro, Hair & Beauty di Antonella Goretti, dove le vetrine sono saltate come se fossero esplose. Clienti e lavoratrici si sono riparate in un angolo, come sotto un bombardamento. Un avventore del circolo Acsi  racconta di essersi fiondato in cantina.

A Poggio Tempesti, intanto, è andato giù uno dei due storici cipressi che, venendo da Botteghe, segnlavano l'inizio di via Torribina e il confine comunale tra il territorio cerretese e quello di Fucecchio.

Sono intanto 560 le richieste di intervento di tecnici per la stima dei danni al Comune di Cerreto Guidi relative all’ondata di maltempo che si è abbattuta sulla giornata di ieri. Il sindaco Simona Rossetti non si slancia sulle stime ma parla di “milioni di euro di danni”.

L’80% delle richieste arrivano dalla frazione di Stabbia, la più colpita dalla tromba d’aria e dalla grandine. Le altre da Lazzeretto, Poggio Tempesti e Cerreto capoluogo. Il primo cittadino, a sua volta vittima del maltempo in quanto la sua casa è “scoperchiata e allagata”, ha emesso intanto le prime ordinanze inerenti agibilità e messa in sicurezza dell’eternit caduto dalle coperture di alcune aziende. Il sindaco inoltre invita a stoppare la vendemmia per poter ripulire i terreni agricoli da sedimenti e polveri potenzialmente pericolosi.

L’Asl 11 fa sapere intanto che sono stati rimossi i due punti medici avanzati a Lazzeretto e “non ci sono notizie di altri feriti oltre ai 39 di ieri”. L’azienda sanitaria chiede “prudenza nel riparare i tetti onde avere rischi di cadute dall’alto”. In giornata anche il sopralluogo del direttore sanitario Renato Colombai oltre che del capo della protezione civile Franco Gabrielli (si legga articolo correlato).

d.d.

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