
La crisi generale del settore gelato non risparmia nemmeno la Sammontana. Non ci sono ancora voci ufficiali, ma a quanto sembra l'andamento economico della storica azienda di Empoli avrebbe indotto la proprietà a fare delle scelte indigeste ma necessarie.
La motivazione verrebbe dai numeri. In Italia infatti il mercato industriale bar ha subìto un calo del 33% dal 2009 al 2013, con un passaggio da un miliardo di porzioni vendute a 700 milioni. In questo frangente Sammontana ha fatto meglio, contendo il deficit a -29, ma non basta appunto.
A meno si aggiunge meno se si pensa che il mercato dei gelati industriali nei supermercati è passato da 2 miliardi e 340 milioni di porzioni nel 2009 a 2 miliardi 226 milioni nel 2013: qui il calo è del 5%, con Sammontana che ha registrato invece il -2%.
L'azienda in questi anni ha visto scendere anche il proprio EBITDA (margine operativo lordo) da 53 milioni (2009) a 39, subendo perdite di 12 milioni nel 2011, di uno nel 2012 e di altri due milioni nel 2013.
La Sammontana in questi anni ha fronteggiato la crisi in più modi. Primo ha contratto le spese fisse passando da 114 milioni nel 2009 a 105 nel 2013, ma anche investendo per esempio in una nuova linea produttiva di coni da tre milioni di euro.
Tutto questo, evidentemente, non è bastato e, con un bilancio che si preaunnuncia in perdita anche nel 2014, sarebbbe il quarto consecutivo.
Per questo nel pomeriggio di oggi, martedì 17 settembre, la proprietà ha convocato le rappresenzanze sindacali.
In sostanza: lo stabilimento di Empoli è quello che all'azienda costa di più: pare infatti che il salario interno, per scelta, sia stato di un quinto più altro delle altre aziende di settore e comunque tra quelli 'privilegiati' dell'Empolese. Quindi, dall'incontro, sarebbe arrivata la proposta di 60 esuberi (Sammontana ha circa mille dipendenti) proprio per una ristrutturazione complessiva dell'apparato produttivo. Il timore interno, infatti, è che anche un altro 'gioiello' dell'industria empolese e toscana possa saltare. Ora si attendono le reazioni dei sindacati in merito alla notizia, emersa appunto nella serata odierna: in tutto il pomeriggio e in serata non sono arrivati in redazione comunicati stampa relativi alla vicenda.
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