La Costa Concordia partirà martedì: pronto un convoglio di quattordici mezzi. Il sindaco: "Il traguardo più atteso"

Le operazioni di rimozione della Concordia

La Concordia lascerà l'isola del Giglio martedì, otto giorni dopo l'avvio della fase di rigalleggiamento iniziata lunedì e dopo oltre novecento giorni da quando, il 13 gennaio 2012, naufragò nel mare toscano. Troppo sfavorevoli le previsioni del tempo per partire lunedì. La decisione è stata presa prima dell'incontro con i giornalisti nel primo pomeriggio. Le operazioni per l'allontanamento del relitto inizieranno il 22 luglio mattina subito dopo l'arrivo del primo traghetto da Porto Santo Stefano, atteso per le 8.30. Per sistemare i rimorchiatori nella giusta posizione e mettere il convoglio nella condizioni di partire serviranno, è stato detto, dalle quattro alle sei ore. La Concordia potrebbe dunque salpare tra le 13 e le 15. Fino ad allora nessuna nave potrà avvicinarsi all'isola

La nave sarà rialzata, come previsto, fino ad un pescaggio di 17,5 metri, a cui si aggiunge un metro per l'imbragaggio. I tecnici stanno sistemando l'ultima catena dell'ultimo cassone. Durante il viaggio la nave sarà però abbassata fino a circa venti metri, perché in questo modo si ridurranno notevolmente i rischi dovuti alle sollecitazioni sulle strutture da parte del vento e delle onde. Poi, davanti al porto di Voltri, sarà rialzata nuovamente. L'errore sul tonnellaggio stimato del galleggiante è ampiamente rientrato nei limiti di tolleranza del progetto.

A trainare la Concordia con il suo 'ciambellone' di trenta cassoni nel suo viaggio verso Genova di circa 200 miglia marine, ad una velocità di appena 2 nodi l'ora, saranno due rimorchiatori: il Blizard, cheè la nave il capofila, ha un equipaggio olandese, mentre il suo gemello batte bandiera del Valuato, paese del Pacifico.

Nessuno, salvo i natanti autorizzati, si potrà avvicinare al convoglio a meno di tre miglia, ovvero una distanza di circa sei chilometri. A bordo della Concordia non ci saranno più di dodici persone allo stesso tempo. Del convoglio faranno parte quattordici mezzi, a tutela della sicurezza del relitto e dell'ambiente

Il ponte quattro, il ponte Grecia, intanto sta continuando ad emergere. E' il ponte dove sono stati recuperati quasi tutti morti e oggi al Giglio è arrivata una delegazione delle vittime francesi. Erano in 462 a bordo, tra i 4.229 passeggeri e membri dell'equipaggio. Morirono in sei: sei delle trentadue vittime di quella sciagurata notte. Con il ponte quattro definitivamente fuori dall'acqua uscirà dal mare anche la prora della nave. Ieri è riemersa invece su un fianco la scritta Concordia, consumata e corrosa. L'ultimo atto sarà la riemersione del ponte Belgio.

"Oggi sono state effettuate nuove analisi delle acque e domani ci saranno nuovi campionamenti " ha riferito Maria Sargentini, presidente per la Regione Toscana dell'Osservatorio di monitoraggio della rimozione della Concordia. Da due anni a monitare lo stato delle acque è per lo più l'Arpat, l'agenzia di protezione ambientale della Toscana: 770 campionamenti per oltre 34 mila parametri controllati.

L'ultima informazione della conferenza stampa riguarda la rotta che sarà scelta per allontanarsi dal Giglio. Tra le due autorizzate, la più probabile è quella che piega a nord e poi a ovest.

"Oggi si concretizza il traguardo più atteso dagli abitanti dell'isola del Giglio, ma anche dagli italiani e dal resto del mondo. Dunque vediamo di superare tutti insieme questo momento, che è il più difficile". Così il sindaco del Giglio Sergio Ortelli ha commentato l'annuncio della data ufficiale di partenza della Concordia. "La data ci dà sollievo - ha aggiunto - un sollievo che aspettiamo da tempo. E ora si concretizza il traguardo".

 

Scirocco e libeccio alzano le onde, poi da martedì il mare tornerà a calmarsi

Venti di scirocco in arrivo domani, domenica 20 luglio, con punte di onde massime fino ad un metro e novanta centimetri (anche se la media sarà solo la metà). Onde massime addirittura di oltre due metri lunedì, non vicino allo scafo della Concordia ma in mare aperto, quando lo scirocco lascerà spazio al libeccio.

Le previsioni meteo per i prossimi giorni non sono per niente favorevoli.. Per questo è stato deciso di rinviare a martedì 22 luglio la partenza della nave. "Da martedì infatti la perturbazione si attenuerà, soprattutto a nord dell'isola – spiega Daniele Grifoni - , e fino a sabato, pur con tutte le incertezze di una previsione così lontana nel tempo, si aprirà una finestra particolarmente favorevole".

Daniele Grifoni è il previsore del LaMMA di turno in questi giorni al Giglio, chiamato a partecipare alla conferenza stampa del sesto giorno dall'avvio delle operazioni di rigalleggiamento della Concordia.

Il LaMMA, consorzio pubblico che per due terzi fa capo alla Regione e per un terzo al CNR, il Consiglio Nazionale delle Ricerche, è la voce ufficiale del meteo in Toscana e da tempo è presente al Giglio, dietro le quinte.

Da due anni la Titan Micoperi, che si occupa della rimozione del relitto, gli ha infatti affidato le previsioni e notte e giorno un previsore del consorzio è lì, con turni di due settimane, a scrutare radar, immagini del satellite e moto ondoso, pronto a riferire ogni pomeriggio sull'evoluzione del tempo. Per tutto il periodo si sono alternati in sei.

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