e-dye/Ri-dai!, si replica: la prima edizione del corso per chimici tintori riscontrò un indubbio successo, con 22 partecipanti anziché i 20 previsti e 16 imprese che accolsero gli stagisti, 6 in più di quelle strettamente necessarie. Anche quest’anno il corso è aperto a giovani neodiplomati e studenti universitari, ma anche a persone con esperienze di lavoro, passate o in corso, desiderose di darsi una diversa opportunità.
Obiettivo sostanzialmente raggiunto: quasi tutti i partecipanti al corso precedente hanno trovato un impiego o, nel caso dei 6 corsisti che già lavoravano, hanno acquisito conoscenze in grado di qualificare la loro attività.
Nuove possibilità di lavoro, quindi, e risorse umane più preparate per tintorie e rifinizioni, di Prato e di altri territori: queste del resto le finalità del progetto, promosso dall’Istituto Buzzi ed al quale aderiscono Unione Industriale Pratese, AICTC-Sezione Centro Italia e, novità di questa seconda edizione, l’Associazione degli Ex Allievi del Buzzi.
Il gioco di parole del nome (“Re-dye”, ritingere, ma anche “Ri-dai!”, come un invito a darsi un’altra occasione dal punto di vista professionale) allude anche al recupero e alla salvaguardia delle competenze in materia di chimica tintoria. Cancellata dalla riforma della scuola come indirizzo negli istituti tecnici (e comunque a Prato già soppressa in precedenza), la chimica tintoria è però essenziale per le tintorie e rifinizioni. Per diventare chimico tintore occorrono, anche a chi ha già una buona base tecnico-scientifica, conoscenze specifiche che non si improvvisano.
Da qui il nutrito programma del corso, che ha una durata di 200 ore (120 di lezioni teoriche e 80 di esercitazioni in laboratorio, da settembre 2014 a maggio 2015), a cui si aggiunge un periodo di stage di 6 settimane da svolgersi in aziende del territorio (maggio-luglio 2015).
Re-dye/Ri-dai! è a pagamento ma le quote di iscrizione dei corsisti disoccupati o comunque non in grado di sostenerne direttamente i costi saranno coperte anche per la seconda edizione dal Cogefis-Comitato di Gestione dei Fondi per Interventi Sociali. Nato nel 1974, il Comitato è guidato da un Consiglio direttivo costituito per metà dall’Unione Industriale e per l’altra dai sindacati e gestisce i fondi versati dalle aziende tessili, meccaniche, chimiche e di confezione al fine di favorire interventi sociali nell’area tessile pratese.
La scadenza per le iscrizioni è il prossimo 18 luglio: ulteriori informazioni e modulo per iscriversi sono disponibili sui siti web degli organizzatori.
Fonte: Confindustria Prato
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