°° IPPOASI: una fattoria della pace in provincia di Pisa °°

Nella provincia di Pisa, esattamente a San Piero a Grado, si trova una fattoria speciale del tutto diversa dalle altre didattiche che si possono incontrare sul territorio.
Si chiama IPPOASI.
Viene definita "Fattoria della Pace", e vi assicuro che nessun'altra descrizione poteva calzare meglio di questa.

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Gestita da volontari animalisti, Ippoasi non è solo una fattoria, è una vera e propria casa, un' isola felice per decine di animali che hanno provato la sofferenza sulla propria pelle e visto la cattiveria umana con i propri occhi.

Cani, galline, cavalli, maiali, capre, mucche..
Ippoasi ospita animali di specie diversa che convivono pacificamente tra di loro e in totale libertà.

Ogni animale ha la sua storia, ha il suo passato.
Alcuni di loro hanno i segni lasciati sul loro corpo dai maltrattamenti subiti dagli umani. Altri hanno ancora ricordi delle violenze fisiche alle quali venivano sottoposti ogni giorno e che piano piano stanno dimenticando, acquisendo di nuovo fiducia nelle persone che adesso li circondano .

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Da Ippoasi gli animali non sono un numero come avviene negli allevamenti, ma sono esseri senzienti con una propria identità e un nome.

La fattoria è aperta alle visite soprattutto nel week end.
Su prenotazione è possibile prendere parte alle visite guidate dove i volontari spiegano il passato degli animali ospiti raccontando dettagli e caratteristiche di ciascuno di essi.

Ho visitato per la prima volta Ippoasi a fine Aprile.
Mi sono recata personalmente alla fattoria per consegnare ai volontari la beneficenza raccolta grazie alla ** Festa di Primavera ** tenutasi a San Miniato dall'11 al 13 Aprile 2014 presso la Casa Culturale Circolo Arci.

Quel sabato mattina ci ha accolto Christian.
Ho avuto l'opportunità di vivere un'esperienza mai provata in vita mia.
Ho accarezzato i cavalli, fatto due coccole a una capretta, grattato la pancia a tre dei quattro maiali ospiti della struttura.
Ho accarezzato uno degli asini e, toccando il manto di una delle mucche, ho scoperto quanto siano soffici questi animali.

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Siamo abituati ad una visione stereotipata degli animali.
A furia di sentirci superiori alle altre specie quando pensiamo a loro abbiamo quasi la visione dall'alto, uomo grande e animali piccoli.
In realtà, stare in mezzo a loro quella mattina, mi ha fatto sentire più terrestre che mai.
Mi sono sentita piccola a paragone di quei bellissimi animali che mi circondavano. Cavalli altissimi, mucche enormi..
Vederli muoversi intorno a me tranquillamente, alcuni con curiosità, lasciandomi libera di camminare senza ledermi nonostante avessero difese fisiche come le corna per farlo, mi ha confermato che in realtà loro sono migliori di noi. Noi umano non abbiamo caratteristiche fisiche in grado di ferire, eppure usiamo la nostra "intelligenza" per creare strumenti che comportano dolore.
Loro invece ci lasciano in pace e non pretendono niente, se non qualche carezza, se vogliamo.

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Sicuramente l'esperienza più importante che ho fatto grazie alla visita a questa fattoria è stata quella di poter accarezzare i maiali.
Da piccola li vedevo rinchiusi in mini recinti, privati della libertà di muoversi, tenuti lontano dai prati, dalla terra, in condizioni innaturali.
Stressati, completamente soli.
Avevo paura di loro perchè mordevano le sbarre di ferro del luogo dove erano stati messi.
Ma io non lo sapevo che lo facevano perchè magari volevano uscire da li.
Non capivo.
Confondevo la loro reazione alla mancanza di libertà con la volontà di farmi del male , e quindi ne avevo paura.
Vedevo in quella recinzione motivo di salvezza per me e solo grazie a quella riuscivo a stare di fronte a loro a lanciargli qualche mela che poi sgranocchiavano.
Solo dopo anni ho scoperto che quel vincolo di ferro era motivo di non salvezza per loro.
Solo qualche anno dopo ho compreso che non erano animali cattivi come volevano farmi credere.
Li avevo visti cercare di scappare nel momento della loro uccisione.
Quanto ho pianto nel sentire le loro grida di dolore, nel vederli immobilizzati da una corda legata al loro collo, bloccati da un secchio sulla testa mentre gli uomini gli recidevano la gola.
Il sangue che usciva dal loro corpo, i movimenti convulsivi, l'odore della loro pelle ustionata dall'acqua bollente che gli veniva gettata addosso.
Anche se fossero stati cattivi, non era giusto quello che gli veniva fatto.
Ma in realtà loro non erano cattivi.
Erano solo anime schiavizzate in balia di cattiveria umana.

Ritrovarmi a Ippoasi senza alcun divisorio tra me e quei maiali all'inizio mi ha intimorito.
Mi sono avvicinata a loro, distesi all'ombra di un albero, tutti e tre vicini.
erano due adulti e un piccolo, senza legami di parentela.
E' stato incredibile, giuro, arrivare ad accucciarmi a pochi millimetri di distanza e iniziare ad accarezzargli la pancia.
In quel momento tutto è cambiato.
Il distacco tra me e loro è crollato come un muro preso a martellate.

Stavo per piangere.
Dentro di me c'era un vortice di emozioni che stava smuovendo ogni cosa.

Ho provato una pace interiore indescrivibile.
Ho potuto guardarli negli occhi e sentire la coscienza leggera solo perchè da ben 12 anni non li mangio più.

La visita a questa fattoria è stata veramente una bellissima esperienza.
La consiglio a tutti.
Mi fa un immenso piacere sapere che tantissime scuole stiano organizzando gite per far conoscere gli animali agli studenti.
Spero con tutto il cuore che i bambini delle elementari o i ragazzi delle medie tornino a casa, dopo la visita, con un carico emozionale così importante da riuscire a condizionare e sensibilizzare anche i genitori.

Perchè basta conoscerli per capire che gli animali sono nostri amici e non cibo.

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Vuoi visitare Ippoasi?
Vai sul sito Ippoasi.Org per avere maggiori informazioni e per scoprire come prenotare la visita con la tua famiglia.

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[ Foto: Carmen Luciano ]

Carmen Luciano