
"Non c'è futuro senza lavoro!" E' la parola d'ordine del programma che Mirko Terreni ha iniziato a presentare in questi giorni, dopo una lunga campagna di ascolto svolta tra marzo e aprile. "Il primo maggio è una data che proprio in questi tempi di crisi deve far riflettere la politica: è necessario ripensare il ruolo della Pubblica Amministrazione, per farla tornare ad essere protagonista nel rilancio dello sviluppo del territorio. Dobbiamo ripartire da questa idea".
Nel suo programma Terreni parla di Agricoltura, Manifattura, Terme, Turismo e Commercio in una visione ampia e integrata, dove ognuna di queste voci si muove d'accordo con le altre, con il Comune che coordina e ne facilita l'attività. "Il primo compito dell'amministratore pubblico è quello di difendere le prerogative e le potenzialità del proprio territorio, dialogare con i vari settori e aiutarli ad operare al meglio”.
“Ma questo oggi non basta più – aggiunge Terreni -: si deve essere capaci di avere una visione del futuro fatta di innovazione, apertura al mondo intero e voglia di confrontarsi con il cambiamento. Noi crediamo che la crisi sia un’opportunità da cogliere, come abbiamo fatto, per esempio, promuovendo la fusione tra Casciana Terme e Lari. E oggi le molte risorse che si sono liberate con questa operazione vanno sapute investire sul territorio, perché torni ad dare lavoro e ricchezza a chi lo abita".
“L'agricoltura e la difesa del paesaggio sono il primo punto – continua Terreni -. Quindi incentivi per giovani aziende e cooperative, per tornare a lavorare la terra. Poi manifattura e turismo: il settore del mobile e dell'arredamento, pur in crisi, è ancora vivo e presenta grandi eccellenze, riconosciute a livello nazionale e internazionale. Partendo dalla rinnovata volontà di fare rete, come stiamo sperimentando anche con il Tuscany Design Center, dobbiamo pensare di investire nell'innovazione, sia come modo di approcciarsi al mercato che come possibilità di studio di nuovi percorsi di produzione. Immagino un laboratorio internazionale con sede a Perignano dove si incontrano il nostro saper fare artigiano, i grandi designer e grandi artisti, per sperimentare nuove tecniche produttive. Penso ai tanti capannoni vuoti che potrebbero diventare luoghi di studio, di lavoro condiviso e di prototipazione, grazie all’intervento del pubblico”.
“E penso alle Terme, la prima azienda del territorio, e sono convinto che la politica debba saper guardare molto in avanti e garantirne uno sviluppo sicuro e al riparo dal cambiamento delle maggioranza politiche. Per questo proporrò alle minoranze, se verrò eletto, un patto per lo sviluppo sicuro delle Terme. Proporrò una gestione attenta e trasparente delle risorse, una gestione parsimoniosa dell'acqua, che è la vera ricchezza dell'azienda, in modo da evitare le problematiche vissute in passato. Ma non solo: è importante garantire il consolidamento del ramo d'azienda che fa capo alla riabilitazione e in generale al sanitario, che rappresenta il centro del bilancio dell'azienda, esplorando,, anche in questo caso, le varie modalità di ricerca di visitatori e clienti, nel privato, oltre che nel convenzionato".
Fonte: comitato elettorale Mirko Terreni
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