In trasferta dalla Valdera per spacciare banconote false: la polizia li coglie sul fatto dopo un'indagine congiunta con i carabinieri

foto di archivio

Due uomini di origine marocchina di 39 e 46 anni, residenti in Valdera, sono stati arrestati per spaccio di banconote false dopo un'operazione congiunta tra il commissariato di polizia giudiziaria di Pontedera e i carabinieri di Peccioli.

L'arresto, dopo aver colto sul fatto i due cittadini extracomunitari, è avvenuto a Viareggio nella giornata di mercoledì 16 aprile dopo che da tempo polizia e carabinieri avevano avviato delle indagini congiunte  su un fiorente spaccio di banconote da 50 euro abilmente contraffatte, che aveva colpito diversi titolari di esercizi  commerciali, per la maggior parte negozi di alimentari e panetterie, della Valdera

I marocchini utilizzavano sempre la stessa tecnica: si presentavano in due, uno rimaneva fuori a fare da palo e l’altro, mentre quello più distinto comprava generi alimentari per pochi euro, pagando con la banconota da 50 euro falsa, andando via con la merce acquistata e il resto. Diversi e numerosi i casi segnalati e le prime indagini avevano portato ad individuare i responsabili, per cui erano stati richiesti e ottenuti decreti di perquisizione, che la Procura di Pisa aveva delegato al Commissariato di Pontedera e ai carabinieri di Peccioli.

Proprio per l’esecuzione di tali decreti, al fine di individuare l’abitazione di uno dei due indagati, mercoledì 16 aprile i poliziotti di Pontedera hanno pedinato uno dei due sospettati. Questi, messosi alla guida della propria autovettura (una BMW 320 D), dopo aver prelevato il complice da un circolo nella zona di San Miniato, ha raggiunto Viareggio. Qui, con la tecnica già collaudata, dopo aver parcheggiato in una stradina adiacente, uno entrava in una panetteria mentre l’altro rimaneva fuori di fronte al negozio, con il telefono cellulare all’orecchio con il chiaro intento di fare “da palo”.

Anche i due poliziotti decidevano di fare lo stesso e mentre uno rimaneva fuori, l’altro, di sesso femminile, entrava dentro il negozio confondendosi con la clientela. Quando il malvivente è arrivato a pagare la commessa del panificio, nutrendo dei dubbi sulla genuinità della banconota in questione, chiedeva all’uomo di pagare la merce con altra banconota ma lo straniero, riprendendosi il denaro,  si avvicinava all’uscita per allontanarsi. La poliziotta  qualificandosi, cercava di fermarlo  ma  l’uomo  la  spingeva violentemente facendole perdere l’equilibrio e uscito dal negozio scappava inseguito dall’altro poliziotto, disfacendosi della banconota e di un cappellino utilizzato per mimetizzarsi. L’inseguimento terminava nel mercato cittadino di Viareggio dove il malvivente veniva bloccato dal poliziotto. Nel frattempo anche l’altro marocchino si dava alla fuga inseguito dalla poliziotta che riusciva a bloccarlo dopo diverse centinaia di metri.

Portati entrambi negli uffici del Commissariato di Viareggio, si riusciva a recuperare anche la banconota contraffatta che  riportava in calce il numero seriale S20175422632, corrispondente a quello delle banconote dello stesso taglio già sequestrate nel corso di precedenti spacci da parte dei due arrestati.

Dopo averli sottoposti a rilievi foto-dattiloscopici e vigilati tutta le notte, nella mattinata di giovedì 17 aprile  entrambi sono stati processati per direttissima a Lucca. I due però si sono avvalsi della facoltà di non rispondere e avendo il loro difensore di fiducia chiesto il termine per la difesa,  sono stati sottoposti agli arresti domiciliari e all'obbligo di presentazione in commissariato per la firma fino alla prossima udienza fissata per il 7 maggio.

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