Assemblea pubblica sulla rimozione della Costa Concordia: "Via prima possibile, ma in totale sicurezza"

La Costa Concordia

Rimuovere prima possibile il relitto della Costa Concordia, garantendo però condizioni di massima sicurezza a cittadini e turisti, nell'interesse dell'ambiente marino e delle attività economico-sociali del Giglio. Questo l'orientamento emerso nell'assemblea pubblica che si è svolta oggi sull'isola e alla quale hanno preso parte il capo della Protezione civile nazionale, Franco Gabrielli, la responsabile dell'Osservatorio sulla Costa Concordia, Maria Sargentini, il responsabile delle operazioni di recupero, Franco Porcellacchia, nonché il sindaco del Giglio.
Nel corso della discussione è stato fatto il punto sui lavori, che vedono impegnati al momento oltre 290 tecnici e che nelle prossime settimane arriveranno a 400 unità.
"Tutto deve essere controllabile dal punto di vista ambientale a vantaggio esclusivo dell'isola – ha detto Maria Sargentini - L'Osservatorio ha chiesto con regolarità la documentazione per il rilascio dei permessi. Si è lavorato molto, soprattutto per capire come garantire un rigalleggiamento in sicurezza del relitto. Ma si è anche vigilato con grande attenzione sulle condizioni dell'ambiente marino.

Così come per la perdita di schiuma dei giorni scorsi, usata per attrezzare la fiancata di dritta rovinata per accogliere i cassoni: abbiamo verificato che non ha avuto conseguenze. Resta naturalmente il problema del recupero dei fondali".

"Insomma – ha sottolineato - voglio dire che che le analisi ad oggi sono rassicuranti, ma non dobbiamo assolutamente abbassare la guardia. Bisogna considerare responsabilmente tutte le criticità che possono derivare dalle operazioni su un relitto immerso per 12 metri".

"Per tutti noi – ha concluso Maria Sargentini in piena sintonia con Gabrielli, il sindaco e i rappresentanti di Costa - è prioritario operare al meglio continuando a garantire puntuali informazioni alla comunità del Giglio".

Domani, ha infine informato Sargentini, si terrà a Roma una riunione dell'Osservatorio per esaminare i documenti inviati dal consorzio di recupero.

Al termine della'incontro anche il commissario per l'emergenza della Costa Concordia Franco Gabrielli, si è detto ottimista sui tempi di rimozione. "Sul porto di destinazione siamo al rush finale - ha detto - gli assicuratori incontreranno a breve ministero dell'Ambiente, Regione Toscana e Provincia di Grosseto per le autorizzazioni necessarie al trasferimento. Ho chiesto agli assicuratori che facciano presto perché più è incerto questo punto e più si rischia di condizionare anche alcune attività che si stanno svolgendo sull'isola".

"Siamo andati oltre il timing che era stato indicato dei primi di marzo - ha concluso Gabrielli - ma ognuno, pur nella legittimità della richiesta, è andato a candidarsi purché avesse un affaccio sul mare. Una cosa dobbiamo metterci in testa: la nave deve andarsene entro l'autunno, altrimenti avremmo fallito tutti".

"Una volta che saranno posizionati i cassoni l'operazione di refloating, il rigalleggiamento della nave, avrà la durata di una settimana - ha detto ancora Gabrielli -. I due momenti che avranno un impatto sulla vita dell'isola saranno la fase iniziale e quella finale che dovrebbero durare entrambe circa sei-otto ore. E queste operazioni potranno essere svolte in orari che non rechino particolare disagio sul porto".

"Siccome nessuno di noi sa al centesimo quello che potrà avvenire da qui in avanti - ha aggiunto - fare dei calcoli per stabilire accelerazioni e rallentamenti lo trovo pericoloso. In una vicenda nella quale quest'isola ha già pagato un prezzo significativo di due anni, mettersi a fare i conti se e' meglio giugno o settembre lo trovo pericoloso".

"A me, ma credo a tutti noi, - ha concluso - ciò che importa è che le attività di rigalleggiamento non abbiano ripercussioni ingestibili sulla vita economica, turistica e sociale dell'isola. Poi sapere con certezza ora la settimana in cui ciò avverrà non credo sia il tema da affrontare oggi".

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