"Il gruppo di genitori e cittadini, promotore dell'appello per una scuola senza ideologie a Pontassieve e in Valdisieve, precisa che le possibili azioni indicate nel finale dell'appello saranno valutate ed eventualmente prese in considerazione soltanto se tutte le richieste dovessero essere respinte.
L'esigenza sentita e condivisa da molti genitori e cittadini è di approfondire la questione con maturità e responsabilità, di evitare che militanti che dichiarano di fare battaglia politica - qualsiasi sia la loro appartenenza - entrino nelle scuole e di analizzare tutti gli aspetti poco chiari e i messaggi sull'identità di genere e sulle teorie che ne stanno alla base (non attinenti alla lotta al bullismo, all'omofobia e a ogni tipo di discriminazione) che sembrano essere contenuti nelle pieghe del progetto ECOS - Decostruire per costruire.
Si tratta di questioni che il gruppo di genitori e cittadini farà presente alla Dirigente scolastica in un apposito incontro che si svolgerà nei prossimi giorni".
Qui sotto, per completezza di informazione, riproponiamo il testo dell'appello:
Al Dirigente Scolastico del Circolo Didattico di Pontassieve
Al Dirigente Scolastico della Scuola Secondaria di Primo Grado “Maria Maltoni” di Pontassieve
Appello
I sottoscritti genitori e cittadini del Comune di Pontassieve e della Valdisieve
Riconoscono
la scuola come l’ambiente di apprendimento che promuove la formazione di ogni alunno, la sua interazione sociale e la sua crescita civile;
Affermano
- che le famiglie sono le titolari della responsabilità e del diritto alla libertà educativa dei figli;
- che, come afferma la Costituzione della Repubblica Italiana all’art 30, “è dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori dal matrimonio”;
- che, come affermato dalla Convenzione Europea per i diritti dell’uomo (1950, Prot. n 1), “lo Stato, nell’esercizio delle funzioni che assume nel campo dell’educazione e dell’insegnamento, deve rispettare il diritto dei genitori di provvedere a tale educazione e tale insegnamento secondo le loro convinzioni religiose e filosofiche”;
- che la scuola non deve mai invadere il campo educativo proprio della famiglia;
- che la opportuna e doverosa lotta al bullismo e a ogni tipo di discriminazione non può essere strumentalizzata da nessuno né utilizzata per diffondere messaggi di altro genere, quali l’affermazione dell’identità di genere;
- che la scuola ha il dovere di informare in maniera chiara e precisa i genitori circa le attività svolte dai figli nell'ambito scolastico e le relative finalità;
Fanno appello affinché – considerate anche le decisioni prese dal Ministero dell’Istruzione che con il Sottosegretario all'istruzione Gabriele Toccafondi ha affermato che le scuole non possono essere un campo di battaglia ideologico e ha bloccato l’invio negli istituti scolastici di libretti che diffondono la teoria gender e l’identità di genere – non venga svolto il progetto “ECOS Decostruire per Costruire”, da voi programmato con il contributo e la presenza nelle classi di alcune associazioni extrascolastiche.
Si tratta di un’attività che, anche tramite la proiezione di video nei quali si fa esplicito o implicito riferimento all'identità di genere introducendo temi eticamente sensibili che niente hanno a che vedere con il rispetto per tutte le persone e con la lotta al bullismo, all'omofobia e alle discriminazioni, va ad interferire con l’azione educativa svolta dai genitori degli alunni di codesto Istituto scolastico; peraltro, l'Associazione Ireos nel suo sito internet fa più volte riferimento al proprio operato come "battaglia politica" e nelle scuole non possono entrare soggetti e militanti che fanno politica, che promuovono delle ideologie nonché delle teorie su temi eticamente sensibili che non sono neppure scientificamente provate.
Si opporranno con tutti i mezzi a loro disposizione e in ogni sede allo svolgimento di sopraindicata attività; comunicano la possibilità di mettere in atto azioni e manifestazioni quali l’obiezione di coscienza, nonché l’eventualità di non iscrivere o di non assicurare il rinnovo dell’iscrizione dei propri figli presso gli istituti scolastici del Circolo Didattico di Pontassieve, nel caso in cui non venga presa in considerazione la presente richiesta e si prosegua con il progetto anche in futuro.
Il gruppo di cittadini e genitori "Scuolasenzaideologie" di Pontassieve e Valdisieve
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