I ragazzi del 'Buonarroti' di Ponte a Egola protagonisti in Polonia

I ragazzi del Buonarroti di Ponte a Egola che hanno partecipato allo scambio in Polonia

Dal 7 all'11 ottobre quattro studentesse dell'istituto hanno partecipato al progetto educativo Comenius confrontandosi su razzismo, violenza, bullismo e parità di genere


L’Istituto Comprensivo 'Buonarroti' ha iniziato il secondo anno del Progetto Educativo Europeo Comenius  biennale 'KNOW TO SHARE SHARE TO KNOW ACHIEVING TOLERANCE AND RESPECT' con una visita alla scuola polacca di Dabrowa Gornicza (Katowice), durata una settimana ( 7/11 ottobre), durante la quale   le alunne Anna Senesi, Benedetta Fantoni, Susanna Nucci, Rebecca Bucciantini, accompagnate dalle insegnanti Nilda Ferrari, Matilde Parentini e Tiziana Spagli sono state ospiti delle famiglie delle compagne polacche come tutti gli altri ragazzi provenienti dai paesi partners del progetto: Germania, Bulgaria ed Olanda ed hanno partecipato alle lezioni e alle attività programmate dalla scuola nell’ottica di  un confronto relativo al  problema della tolleranza e del rispetto delle idee fondanti ciascuna cultura con le quali in contesti sempre più interculturali  ci troviamo a confrontarci.

Il frutto del loro lavoro si è concretizzato in un giornale dove sono stati raccolti gli articoli che ciascun gruppo, naturalmente eterogeneo, ha elaborato sulle problematiche del progetto affrontando il razzismo, il bullismo, la violenza, la parità di genere rigorosamente in inglese ma confrontando i punti di vista tipici  e le criticità della nazione di provenienza.

Ulteriori attività  significative sono state la convivenza in famiglia  che ha portato i ragazzi ad adeguarsi a modalità, tempi  e gusti diversi conoscendo anche i cibi caratteristici.

Il meeting si è concluso con una festa nella scuola alla quale hanno partecipato insegnanti, alunni e famiglie con l’assaggio di cibi tipici.

Il progetto continua con l’aggiornamento del sito dedicato, sul quale prosegue la discussione e vengono postati i lavori che i ragazzi continuano a fare nell’ottica della disseminazione e pubblicizzazione delle finalità del progetto come  previsto dalla Comunità europea che lo finanzia.

E’ previsto un secondo meeting in Bulgaria in novembre e l’incontro di chiusura in marzo in Olanda dove il progetto si concluderà con uno spettacolo finale pubblico il cui ricavato andrà all’Unicef.

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