A seguito dell’apericena organizzata nella Casa del Popolo di Montelupo, il candidato alle primarie Pd Giacomo Tizzanini, partendo da cinque temi chiave (giovani e lavoro, ambiente e territorio, patto educativo che veda dialogare scuola, sociale, sport e associazionismo, cultura – turismo e promozione, il centro e le frazioni) ha cominciato a sviluppare ed articolare il programma volto a, spiega Tizzanini, “rendere Montelupo ancora di più una comunità sana, solida e solidale, una città che sappia cogliere e far nascere opportunità, centro delle relazioni.
Giovani e lavoro. Ci impegneremo per un Comune che faciliti e sostenga chi fa impresa, per avere una crescita economica sostenibile. Faciliteremo l’accesso al credito promuovendo e qualificando il ruolo di Fidi Toscana e dialogando con gli istituti di credito presenti sui territori. Con una task force dedicata alla “cattura” dei fondi europei favoriremo investimenti nella competitività delle aziende e nella crescita dell’occupazione. Daremo vita ad un incubatore d’impresa nella zona artigianale per promuovere l’imprenditoria giovanile e femminile. Per facilitare l’accesso dei giovani nel mondo del lavoro promuoveremo il servizio civile nazionale come esperienza concreta da spendere nella ricerca di un’occupazione, attiveremo stage nella pubblica amministrazione in collaborazione con gli istituti di istruzione superiori ed universitari. Collaboreremo con il terzo settore per lo sviluppo del welfare di primo e secondo livello, favorendo l’imprenditoria sociale e la corresponsabilità tra pubblico e privato in progetti per la comunità: il cooperativismo è una risorsa del territorio che in questi anni ha creato servizi, innovazione sociale e occupazione.
Ambiente e territorio. Rispettare e tutelare l’ambiente come impegno per il futuro, come dovere verso le nuove generazioni, partendo dai risultati ottenuti in questi ultimi anni. Tra i vari punti, le vere sfide saranno: lo sviluppo urbano senza consumo di territorio aperto e qualificazione energetica degli edifici; la promozione della protezione civile come elemento culturale della comunità: dalla progettazione urbanistica alle attività trasversali nella scuola, un fattore primario per la sicurezza dei cittadini; sviluppo del sistema di piste ciclabili esistente, integrandolo con nuovi percorsi pedociclabili all’interno del tessuto urbano e tra le frazioni, per una mobilità alternativa; completamento del sistema di rotonde sulla Statale 67; realizzazione del nuovo ponte di collegamento fra Fibbiana e Montelupo: una sfida da vincere non solo per Montelupo, ma per tutti i nostri territori.
Patto educativo della città, che renda alleati scuola, famiglie, associazionismo, sport, sociale e la comunità tutta. Montelupo in questi anni ha fatto della scuola, dell’educazione, dei servizi alle famiglie e ai più piccoli e dei servizi formativi e socializzanti ai disabili una punta di diamante. Un impegno da cui non vogliamo tornare indietro ma che anzi dovrà essere rafforzato e sviluppato, in collaborazione con tutte le realtà presenti sul territorio. Una città a misura di bambino, dove il bisogno del bambino diviene la misura della città. Promuoveremo accordi tra scuola, cooperativismo e associazionismo per la creazione di servizi che concilino i diritti e bisogni educativi dei bambini con i bisogni e i tempi di lavoro della famiglia: doposcuola, ludoteche, luoghi di relazione e di sostegno alla famiglia. Lo sport non lo intenderemo solo come attività fisica ma anche come luogo di socializzazione e di acquisizione delle regole per bambini, ragazzi e adulti. Tra i progetti che vogliamo realizzare, la progettazione di un piano straordinario di manutenzione degli impianti sportivi, con valutazione delle potenzialità di ampliamento e del risparmio energetico e lo sviluppo della zona sportiva di Fibbiana. Nel settore sociale, la sfida sarà quella di mantenere e implementare il livello di servizi raggiunto in questi anni e far assumere un ruolo innovativo all’associazionismo, al cooperativismo e al terzo settore per un modello di welfare inclusivo, equo, sostenibile. Centrali saranno i servizi per l’handicap, minori, anziani e non-autosufficienti, e altrettanta attenzione sarà data al problema casa (co-housing, abitare sociale, gruppo-appartamenti sociale e di auto-aiuto). Un volontariato ed un associazionismo che diventano protagonisti della vita della comunità. Non solo sostitutivi dei servizi che il pubblico non può più fare, ma attori da ascoltare, valorizzare, coinvolgere nelle responsabilità delle scelte.
Cultura, turismo, promozione. Partiremo con la messa a regime del Mmab (Musei Archivi Biblioteche) perché diventi un luogo della comunità e uno strumento innovativo per intercettare la contemporaneità a partire dalla storia e dalla tradizione. Ci impegneremo nel promuovere il territorio nel suo insieme, dal paesaggio ai prodotti tipici della terra e del lavoro. Metteremo in rete strutture ricettive e esercizi commerciali per una più stretta collaborazione e partecipazioni nell’organizzazione di eventi e manifestazioni di tutti i settori. Rilanciare il progetto Ceramica, fiore all’occhiello della città, a livello nazionale ed internazionale, puntando sulla qualità, l’innovazione, l’integrazione a partire dagli strumenti locali ed europei già esistenti. Il recupero della Villa Medicea dell’Ambrogiana, valorizzerà un pezzo di città a lungo “off-limits” e creerà un’opportunità di crescita e sviluppo per il nostro territorio. Nel 2015, primo centenario della nascita di Beppe Serafini, ci impegneremo per realizzare una mostra dedicata al nostro artista con le opere presenti nelle case dei montelupini: una mostra della comunità.
Il centro e le frazioni. Rivitalizzare il centro storico ripensando alla qualità degli eventi, riportando nuove funzioni, usando i fondi sfitti per iniziative commerciali ed artigianali di qualità, coinvolgendo attivamente gli operatori, promuovendo in modo più capillare i prodotti e le iniziative commerciali, facendo attenzione all’arredo e decoro urbano. A questo uniremo il recupero dell’ex cinema Risorti e nuove funzioni per il Palazzo Podestarile. Le frazioni dovranno essere maggiormente integrate con tutto il territorio attraverso forme alternative di mobilità e collegamento. Gli interventi di opere pubbliche saranno decisi attraverso processi partecipativi della gente del luogo. Come sindaco sarà presente a cadenze regolari nelle frazioni per un contatto diretto, immediato e informale con i cittadini.
- L’apericena con Giacomo Tizzanini alla casa del popolo di Montelupo Fiorentino
Fonte: Ufficio Stampa Giacomo Tizzanini
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