Le notizie che i media ci hanno proposto prima delle feste risuonano come un vero e proprio bollettino di guerra, con atti intimidatori, esposizione di vessilli riconducibili ai neonazisti e oltraggi alla Costituzione a alla memoria storica da parte di gruppi appartenenti a movimenti di estrema destra.
Notizie che toccano tutto il nostro Paese, da Como, dove poche settimane fa un gruppo di sedicenti naziskin ha fatto irruzione all'interno di una riunione della rete di associazioni per i diritti dei migranti, a Genova dove ad ottobre un altro gruppo ha interrotto la messa della domenica in una parrocchia, con saluti romani e frasi inneggianti al fascismo. Da Firenze dove un carabiniere ha esposto in caserma un vessillo di fatto usato dai gruppi di estrema destra, fino alla nostra piccola e vicina Pontedera, oltraggiata da Forza Nuova.
Quello che appare del resto è che anche la nostra bella Toscana, nonostante una forte e radicata tradizione antifascista, non è più la “terra felix” che ricordavamo.
Si verificano infatti nelle nostre terre, in maniera sempre più incontrovertibile, scricchiolii a questa struttura, segnali preoccupanti, alzate di testa da chi dovrebbe essere per legge ricacciato nelle prigioni della storia.
Da questa osservazione era partito mesi fa il nostro appello “Unione Antifascista” rivolto alle associazioni, ai cittadini, ai partiti e soprattutto ai Consigli dei nostri Comuni affinché portassero in discussione l'appello e mettessero mano ai regolamenti.
Proprio alla fine di questo anno, abbiamo appreso con piacere che almeno nei Comuni di Vinci, Cerreto, Montelupo e Castelfiorentino, il nostro appello ha trovato applicazione.
Plaudiamo quindi alla tempestività e all'impegno dei consiglieri, assessori, sindaci di questi Comuni, che hanno dimostrato in maniera concreta la volontà di impedire infiltrazioni nazifasciste, xenofobe e razziste nei nostri territori, lontani per tradizione da culture di violenza e sopraffazione.
Siamo infatti doppiamente contenti di essere stati con “Unione Antifascista”, promotori e propulsori di queste importanti decisioni che contribuiranno a rendere culturalmente e civilmente migliore il nostro territorio.
Quello che come Unione Antifascista continuiamo a chiedere è che l'esempio di questi quattro Comuni venga ripreso in tempi brevi da tutti gli altri, affinché si possa veramente parlare di un territorio unico davvero libero da ogni ingerenza dei movimenti di estrema destra, xenofobi, violenti e razzisti. che niente hanno a che vedere con la Costituzione e con la legalità democratica.
Fonte: Unione Antifascista
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