Correva l’anno 1977, l’educazione musicale era diventata da poche settimane obbligatoria nel corso di studi della scuola media, e il Consiglio Comunale, con un atto che mise accordo maggioranza e opposizioni (delibera n. 385 del 30/10/1977), istitutiva la sua scuola di musica comunale. Con un primo investimento, per i mesi di novembre e dicembre 1977, di 153.500 lire per noleggiare due pianoforti dalla Casa Ricordi di Firenze e 820.800 lire per due insegnanti di musica “prestati” dalla Scuola di musica di Castelfiorentino, partivano le prime lezioni nella scuola, situata allora in Borgo Garibaldi.
A celebrare i 40 anni, si sono ritrovati gli allievi di oggi e i protagonisti, di oggi e di ieri, la sera del 22 dicembre nella ex chiesa di San Tommaso e Prospero in Certaldo Alto.
Se il sindaco Giacomo Cucini infatti, classe 1984, non era ancora nato, il neo presidente dell’Associazione Polis, che ingloba la scuola di Musica dal 1991, Alfiero Ciampolini, era allora proprio il sindaco. Fu infatti con Ciampolini sindaco, assessore alla cultura Elvira Socci, ma soprattutto con la consigliera comunale con delega alla cultura, Sandra Landi, che la scuola di musica nacque. E di lì a poco, nel 1979, anche l’attuale coordinatore della scuola di musica, l’empolese Damiano Santini, fresco di diploma al conservatorio, entrava a far parte dell’organico, chiamato da Vincenzo Ginori, coordinatore dell’epoca insieme a Fabio Tamburini. Con loro ieri, anche l’attuale assessore alla cultura, Francesca Pinochi.
“Fu un investimento nella formazione culturale dei giovani - ricorda Alfiero CIampolini - l’Italia viveva un momento di grande fermento culturale, stavamo lavorando all’istituzione quando lo Stato mise obbligatoria l’educazione musicale alle scuole medie. E il consiglio all’unanimità, vedendo nella musica un importante strumento di elevazione culturale, decise di investire risorse in questo progetto”.
Ma il LA era stato dato già due anni prima, nel 1975, da un importante convegno internazionale del Centro studi sull’Ars Nova musicale italiana del Trecento. Studiosi e amministratori si erano detti, insieme: perchè fermarsi allo studio della musica medievale? Lo studio della musica deve arrivare anche alla musica di oggi e rivolgersi ai giovani, non solo agli studiosi e ai professionisti. E così, alla neonata scuola di musica, si poteva accedere dopo aver compiuto gli 8 anni, le tariffe erano 3.500 lire mensili per chi fosse al di sotto dei 14 anni, 5.000 lire per chi ne avesse più di 14. Quote che non coprivano neanche la metà dei costi: segno di un investimento forte che l’amministrazione faceva per sostenere e diffondere l’educazione musicale accessibile a tutti. E dai 50 allievi del tempo, si è arrivati agli oltre 200 dei giorni nostri.
“Se allora l’obiettivo era portare a musica ai giovani in età scolare - conclude CIampolini - negli anni poi si è passati al concetto di educazione permanente, ovvero la musica come attività formativa, culturale e ludica per tutte le età. E l’obiettivo di oggi e di domani è sicuramente, all’interno di Polis, quello di non fermarsi alla musica, che rimane comunque l’attività prevalente, ma favorire lo scambio e la collaborazione tra tutte le attività, a partire da musica, danza e teatro, e discipline dello spettacolo, che possono collaborare per dare vita a un qualcosa di più completo”.
“Saluto tutti gli allievi presenti e gli ensemble che si sono prestati oggi per questo evento celebrativo - ha detto il coordinatore, Damiano Santini - e da parte mia e di tutti gli insegnanti e gli allievi, ringrazio l’amministrazione comunale per i continuo supporto dato lungo questi 40 anni che ha permesso di crescere, aumentando il numero di strumenti praticati, a musica d’insieme, coinvolgendo la scuola di musica in tante attività e rendendola sempre più visibile e parte attiva della vita culturale del paese”
“La scuola di musica nacque grazie ad una straordinaria e lungimirante intuizione degli amministratori del tempo - dice il sindaco Giacomo Cucini - e se erano pochissimi i comuni dell'epoca che avevano una scuola di musica, ancora oggi non è così frequente che un Comune abbia una scuola. Grazie a questa istituzione, centinaia di giovani ogni anno hanno potuto studiare musica ed approcciarsi a una passione con tariffe accessibili è ancora oggi è uno strumento educativo e di crescita, sia individuale che collettiva, importante. Ringraziamo oggi i tanti operatori e insegnanti che si sono succeduti nel corso degli anni e quanti hanno scelto è ancora oggi scelgo o la scuola di musica di Certaldo, per passione o anche, e non sono pochi, per far diventare la musica la propria professione”.
Fonte: Comune di Certaldo - Ufficio Stampa
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