
Meno di due anni fa , sulle pagine dei quotidiani locali, l'amministratore Gina Giani elogiava Rynair asserendo che "la compagnia è per noi (aeroporto di Pisa) un partner più che consolidato, che opera da Pisa dal 1998 e cresce di anno in anno: fino a oggi ha trasportato oltre 28 milioni di passeggeri dal nostro scalo”. Gina Giani forse ignorava le condizioni di lavoro del personale Rynair?
Il Governo canta vittoria e sbaglia perché Ryanair ha concesso ben poco. Infatti il contratto di riferimento è ancora quello irlandese, la compagnia low cost è terrorizzata solo dalla concreta possibilità che eventuali scioperi determinino perdite di profitto ingenti. Il compromesso, che per il Governo sancirebbe una vittoria, è parziale e inaccettabile con una formale apertura alle organizzazioni sindacali dei piloti in Irlanda, Regno Unito, Germania, Italia, Spagna e Portogallo . Ma attenzione: i diritti sindacali riguardano tutto il personale, inclusi assistenti di volo e personale tecnico che non solo sono assai piu' numerosi ma restano senza rappresentanza e perchè continuano a non essere riconosciuti dalla compagnia.
I diritti sindacali riguardano allora solo i piloti oppure Rynair vuole solo scongiurare la fuga dei suoi piloti verso altre compagnie?
La risposta è semplice, Rynair vuole tenersi i piloti (molti sono già scappati verso stipendi piu' alti, meno ore di volo e diritti riconosciuti con tanto di contratto nazionale di riferimento applicato), la lettera inviata è alquanto generica e chiede ai piloti di costruire una sorta di comitati di rappresentanza per sedersi ai tavoli sindacali e trattare solo "le questioni Ryanair". Ma l'apertura, se tale la vogliamo definire, è giustificata solo in nome dell'utenza, per assicurare ai clienti i voli da tempo prenotati, quindi alla luce di queste premesse solo uno sciocco potrebbe parlare di vittoria o di conquista dei diritti visto che alle inaccettabili condizioni della parte datoriale si aggiunge la richiesta di cancellare gli scioperi programmati, una conditio sine qua non per sedersi ai tavoli .
Siamo quindi passati dalla minaccia di ritorsioni in caso di partecipazione allo sciopero a una offerta destinata solo a rompere quel poco di unità creatasi tra il personale Rynair e a condizioni in sostanza inaccettabili. Allora solo il presidente della Commissione di Garanzia può parlare di "scelta di buon senso e di civiltà" visto che incivile è applicare un contratto di un paese straniero dove le legislazioni in materia di lavoro sono state cambiate proprio per favorire i padroni.
Ricordate quando volevano pagare l'idraulico polacco in Italia con lo stipendio che avrebbe percepito in Polonia? Più o meno accade la stessa cosa. Rynair continua a sottopagare i propri assistenti di volo ai quali riconosce solo le ore di volo effettive, non considera come lavoro il tempo in cui l'aereo è a terra, non paga maternità e malattia, non garantisce i corsi di formazione obbligatori che invece vengono pagati direttamente dai lavoratori come del resto i pasti in orario di lavoro e perfino le stesse divise aziendali.
Chi per anni ha definito Rynair come modello oggi dovrebbe non solo chiedere scusa ma fornire qualche spiegazione. Altro che aperture, siamo in presenza di un ricatto che rischia di essere avallato da Governi e Commissioni di garanzia.
Sindacato generale di base-Pisa
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