
"La cronaca di questi giorni, semmai ce ne fosse stato il bisogno, ci sta lanciando dei chiari segnali. Secondo gli inquirenti sarebbero state smaltite abusivamente in discariche della provincia di Livorno, tra il 2015 e il 2016, circa 200mila tonnellate di rifiuti che avrebbero prodotto profitti illeciti per 26 milioni di euro, omettendo tra l'altro di versare 4,3 milioni di euro di ecotasse alla Regione Toscana. Rifiuti speciali, in alcuni casi pericolosi e nocivi e talvolta provenienti dall'estero, venivano miscelati con altri e mascherati come ordinari, per abbattere i costi di smaltimento; tra i rifiuti che arrivavano in discarica materiali nocivi come stracci imbevuti di sostanze tossiche, filtri olio motore e toner e rifiuti ferrosi o legati al comparto delle acciaierie. Non solo siamo in presenza di una truffa a danno delle collettività da parte di personaggi cinici e spregiudicati, ma di un grave reato per l'ambiente e per la salute umana che, come istituzioni, bisogna combattere ad ogni costo"
Lo affermano la sen. Alessia Petraglia e l'on. Stefano Fassina di Sinistra Italiana ed esponenti di Liberi e Uguali.
"Per questo motivo - concludono i due parlamentari della sinistra - depositiamo al Senato ed alla Camera un'interrogazione al Ministro della Giustizia ed al Ministro dell'Ambiente per sollecitare maggiori controlli e anche per fare chiarezza sulla vicenda in questione che coinvolge aree e realtà produttive già in grandi difficoltà occupazionali e sociali come quella di Piombino."
sen. Alessia Petraglia e l'on. Stefano Fassina di Sinistra Italiana ed esponenti di Liberi e Uguali
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