Fiom Cgil: "Quale futuro per le imprese legate al gioco e la sua occupazione"

Massimo Braccini

Le più importanti aziende legate al gioco in Italia sono una decina e tra le più significative vi sono Sisal, Snaitech, Lottomatica, Eurobet e altre con sede in paesi esteri (con intrecci societari complessi) che rappresentano oltre la metà del fatturato.
Poi vi sono oltre un migliaio di concessionari - gestori e tutto assieme si parla di circa 100 miliardi che ruotano intorno al mondo del gioco con oltre 120 mila lavoratori addetti.
Il settore del gioco rappresenta la terza industria in Italia.
Un settore molto particolare la cui crescita spesso è legata all’aumento di un disagio sociale. Un settore con cui fare i conti, con lavoratori da tutelare poiché frazionati in miriadi di società e da tenere sotto osservazione, sia da un punto di vista delle molte aziende che vi ruotano intorno e della loro origine (non tutte appaiono chiare), sia dal punto di vista di una attenta regolazione a tutela dei cittadini.
Lo Stato trae da questo settore importanti entrate ed ha anche poteri di possibili interventi poiché le attività sono legate al rilascio di concessioni pubbliche.
Stiamo gestendo da oltre 18 mesi la complessa situazione degli esuberi del personale con la Snaitech a seguito della fusione societaria in modo da evitare licenziamenti e dovremmo essere vicini ad un possibile accordo. Ma la situazione del settore resta complessa poiché vi potrebbero essere ulteriori incorporazioni o fusioni tra società in modo da creare sempre più conglomerati aziendali di grandi dimensioni a cui bisogna porre la massima attenzione affinché non siano i lavoratori a pagarne il prezzo che si presenta puntualmente ad ogni passaggio di questa natura.

Massimo Braccini, coordinatore nazionale FIOM gruppo Snaitech

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