Bilancio di fine anno, in crescita l'attività di Confindustria Toscana Nord

Giulio Grossi

Prima conferenza stampa di fine anno per Giulio Grossi, presidente di Confindustria Toscana Nord eletto nel mese di maggio, che ha partecipato a Lucca, Pistoia e Prato agli incontri in cui si è riassunta l’attività dell’associazione e si sono elencate le priorità per le imprese e per l’economia in generale.

Un focus specifico è stato riservato alla Versilia con una conferenza cui hanno partecipato, nella sede di Pietrasanta, Stefano Varia, presidente di Ance Toscana Nord, Fabrizio Palla, per il settore dei lapidei e Katia Balducci per la nautica. Presente il vicedirettore di Confindustria Toscana Nord Claudio Romiti.

Lusinghiero, ed in crescita rispetto al 2016, il primo anno di attività di Confindustria Toscana Nord, il bilancio delle iniziative: 120 eventi di vario tenore (incontri, seminari, convegni e conferenze su ambiente, sicurezza, lavoro, fisco, credito, cultura), oltre 100 riunioni di organi interni (fra presidenza, sezioni, gruppi merceologici, giovani e imprenditoria femminile), 19.783 ore di formazione per soci e non soci.

“I dati a consuntivo di un anno di attività e di vita associativa dimostrano che il sistema della rappresentanza affidata ai cosiddetti “corpi intermedi”, da molti avversato e da qualcuno considerato superato è, da noi, ben saldo e radicato – afferma il presidente Grossi -; lavoriamo ancora per favorirne l’ulteriore crescita, spinti dalla considerazione che riceviamo dagli associati”.

Accompagnato dai colleghi dei tre territori (Stefano Varia per Ance Toscana Nord, il presidente della sezione carta e cartotecnica Tiziano Pieretti e quello della metalmeccanica Massimo Bellandi a Lucca; il vicepresidente Daniele Matteini, con la delegata per la formazione Cristiana Pasquinelli e la rappresentante per l’edilizia Ornella Vannucci a Pistoia; il vicepresidente Andrea Tempestini, il delegato all’internazionalizzazione e alla crescita Francesco Marini e, anche qui, la voce dell’edilizia portata da Alessandro Cafissi a Prato), e con il direttore Marcello Gozzi, Grossi ha elencato le priorità per le industrie, delineando un fil rouge di temi che legano Prato con Lucca passando da Pistoia.

“Certamente non va sottovalutata la vastità dell’area, ed il fatto che situazioni preesistenti alla fusione o concretizzatesi dopo di essa abbiano imposto a Confindustria Toscana Nord di dare di volta in volta anche risposte circoscritte; l’architettura del nuovo soggetto, con un’ampia e qualificate rappresentanza di imprenditori e funzionari nelle tre province ha garantito puntuale ed attenta presa in carico anche dei temi più spiccatamente locali – afferma Grossi. - In tutte le quattro sessioni sono emerse comunque elementi fortemente sentiti e comuni: le questioni infrastrutturali nelle loro declinazioni più tipiche (strade e ferrovie) ma anche nelle accezioni strettamente funzionali alle necessità delle imprese (sistema di smaltimento rifiuti e energia); il rapporto con il variegato mondo del credito; la formazione, riconosciuta vero asset di crescita delle imprese e rispetto a cui Confindustria Toscana Nord, direttamente o  con le proprie società di servizi ha garantito il collegamento e la qualificazione o riqualificazione di lavoratori e dei manager. Fondamentale in questo senso ed anche nella prospettiva non remota di ripresa dell'economia, il tema dell'innovazione e di Industria 4.0; su cui si baseranno le future professionalità dell’industria”. Si è parlato della centralità, nel nostro contesto, dell’export, rispetto al quale sono stati commentati i più recenti dati.

Sottolineato il tema della legalità, sia come valore in assoluto sia come parametro di comportamento a cui si devono attenere per garantire una concorrenza onesta e leale, tutte le imprese del medesimo territorio; e, da qui, un appello a serrati controlli rivolti agli organi preposti.

Fondamentale per le imprese, e vitale per l’edilizia, il rapporto con le pubbliche amministrazioni: l’appello a snellire e velocizzare i tempi di risposta, poter confidare in una rete SUAP che funzioni, un rapporto costante con gli uffici urbanistici sono aspetti che non possono più essere considerati variabili indipendenti rispetto alla decisioni di un’impresa di insediarsi in un luogo o, in casi estremi, di rimanervi.

Per questo, anche la politica di governo del territorio, sia nella pianificazione regionale che in quella demandata agli enti territoriali deve tener conto dell’importanza della manifattura e della ricchezza che, per l’economia della regione, rappresenta il bacino su cui insiste Confindustria Toscana Nord.

Fonte: Confindustria Toscana Nord - Ufficio Stampa

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